Mondo
Afghanistan: cambio al vertice per task force Aquila.
Il colonnello Maurizio Cocciolone subentra a Paolo Massari come vicecomandante della Forward Support Base.
di Redazione
Si e’ svolta ieri mattina ad Herat la cerimonia per il passaggio di consegne tra il Colonnello Paolo Massari e il colonnello Maurizio Cocciolone, rispettivamente vicecomandante uscente e subentrante della Forward Support Base. La manifestazione si e’ svolta in un contesto di particolare raccoglimento per la tragica scomparsa del Caporale Maggiore Capo Michele Sanfilippo ha segnato tutto il contingente italiano in Afghanistan. In onore del militare deceduto Kabul e’ stato osservato un minuto di silenzio. Anche il Generale di Brigata Aerea Umberto Rossi, nella veste di comandante del contingente italiano ad Herat ha usato parole di cordoglio, rappresentando le condoglianze di tutte le truppe al suo comando. Il Generale ha poi insignito il colonnello Massari con la medaglia Nato per le operazioni in Afghanistan e lo ha ringraziato per ”l’esemplare servizio reso in questi mesi e per il supporto incondizionato dato alla missione dell’International Security Assistance Force (ISAF)”.La Task Force Aquila dal 5 marzo 2005 coopera con le Autorita’ locali per il funzionamento dell’aeroporto di Herat, assolve le funzioni di Air Port of Debarcation (Apod) su Herat (supporto tecnico, logistico ed operativo a tutte le attivita’), assicura il supporto logistico a tutto il personale della Forward Support Base (700 unita’ circa) e alle forze dei 4 Provincial Reconstruction Teams presenti nell’ovest dell’Afghanistan in transito presso l’Aeroporto di Herat, fornisce il supporto amministrativo al personale militare italiano in forza presso il Regional Area Coordinator West (RAC-W) e il PRT di Herat (200 unita’ circa). Rivolgendosi al Colonnello Cocciolone, il Generale Rossi ha augurato di ”proseguire il cammino iniziato dal Colonnello Massari con altrettanti successi, sicuro che le capacita’ dimostrate finora gli varranno la stima che fino ad oggi ha segnato la sua carriera”. Sono intervenuti alla cerimonia oltre ai comandanti delle forze internazionali presenti a Herat, anche i rappresentati dell’Unops e del Ministero Affari Esteri italiano.
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