Famiglia

Afghanistan: buste di cibo usate per coprirsi

I profughi afghani cuciono insieme le buste di cibo americane per fare delle tende. Il racconto del Cesvi

di Carlotta Jesi

«Più di 150 famiglie di afghani scappati nelle ultime settimane nei campi profughi lungo il confine col Tagikistan, usano le buste gialle di cibo lanciate dagli americani per farci delle tende sotto cui ripararsi». A raccontarlo è Stefano Pizziali della ong Cesvi, che da tre giorni si trova nella zona di Qona di Taloquan, a nord dell’Afghanistan vicino al confine col Tagikistan, controllata dall’Alleanza del Nord. Venerdì 9 novembre, Pizziali ha visitato alcuni campi profughi dell’area in cui il Cesvi lavora con le organizzazioni non governative Care e Shelter Now. «La situazione più preoccupante è quella dei bambini: sono denutriti, con herpes sulle labbra, e vestiti con indumenti troppo leggeri per l’inverno afghano. Per il momento di giorno la temperatura non scende sotto lo zero, ma nelle prossime settimane il freddo per loro sarà insopportabile».


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