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Afghanistan: bomba Usa cade su abitazione, 11 morti

Una bomba americana da mezza tonnellata ha sbagliato bersaglio nell'Afghanistan orientale e ha centrato ieri notte una casa dove dormivano inermi civili

di Redazione

Una bomba americana da mezza tonnellata ha sbagliato bersaglio nell’Afghanistan orientale e ha centrato ieri notte una casa dove dormivano inermi civili rimasti dilaniati dall’esplosione. Il bilancio dell’incidente e’ di undici afghani morti, tra cui sette donne, e di un dodicesimo seriamente ferito. Si tratta del piu’ grave episodio dopo l’uccisione di 48 civili avvenuta nel giugno del 2002 quando furono bombardati per errore gli invitati a un matrimonio che si svolgeva nel centro di un villaggio nella parte orientale del paese. La notizia e’ stata data stamane dallo stesso comando statunitense che ha manifestato rammarico per quello che e’ stato definito un ”tragico incidente”. La bomba, lanciata nella notte da un caccia ‘Harrier’ dei Marines e guidata da un laser, era destinata a un drappello di Taleban reduci da un attacco a un posto di blocco delle guardie afghane, ma per un errore che viene indagato da una commissione, ha colpito invece la casa nei pressi della zona dove si svolgeva il combattimento notturno. L’ordigno – ha reso noto il comando di Bagram di Enduring Freedom, in un comunicato – ha provocato anche il ferimento di quattro militari afgani, che insieme al ferito civile sono stati evacuati presso la base aerea ‘Salerno’, nei pressi di Khost (sede del contingente italiano). Le loro condizioni vengono definite ”stabili”. Nessun soldato della coalizione, invece, e’ rimasto coinvolto nell’incidente. In coincidenza con le operazioni militari in Iraq, si sono intensificati in Afghanistan gli attacchi di raggruppamenti di Taleban contro postazioni dei militari governativi e dei contingenti occidentali che dalla fine del 2001 si trovano nel paese per garantirne la transizione democratica. Ieri sera due gruppi armati penetrati in Afghanistan dal confinante Pakistan hanno attaccato un posto militare afghano nei pressi del villaggio di Shkin ferendo quattro governativi. Da Shkin, nella provincia di Paktika, sono stati richiesti rinforzi e sono arrivati nel giro di pochi minuti i caccia Harrier dei Marines, uno di quali ha lanciato la bomba da mezza tonnellata che ha provocato la strage. La provincia di Paktika e’ una delle aree piu’ vulnerabili del paese dato che si trova al confine con il Pakistan dove hanno trovato riparo migliaia di fondamentalisti islamici dopo il rovesciamento del regime dei Taleban avvenuto alla fine del 2001. Nelle ultime settimane gli attacchi ai posti di controllo afghani hanno assunto cadenza quotidiana. Proprio a Paktika operano numerose unita’ della coalizione internazionale che impediscono infiltrazioni di estremisti islamici nel territorio bonificato dopo la sconfitta dei Taleban. Sempre nell’Afghanistan meridionale si nasconderebbe Osama bin Laden, secondo elementi raccolti negli ultimi tempi dai servizi americani e pachistani. Proprio ieri e’ stato reso noto un suo nuovo messaggio con il quale il capo di Al Qaida istiga i musulmani a compiere azioni suicide contro gli anglo-americani che operano in Iraq e contro i loro alleati: in primo luogo i governi dell’Afghanistan e del Pakistan. In questo quadro si sono intensificati gli attacchi dei Taleban e le contromisure prese dalla coalizione antiterrorismo che e’ impegnata, con uno sforzo senza precedenti negli ultimi due anni, nella caccia a Bin Laden. La bomba lanciata per errore sui civili suscita risentimento tra la popolazione che si sente bersaglio indifeso negli scontri notturni tra gli estremisti che vagheggiano un ritorno al potere a Kabul e la coalizione internazionale che li contrasta.


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