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Afghanistan: accordo lontano, si preme sulla exit strategy

Gli otto senatori dissidenti dell'Unione continuano a chiedere una exit strategy per l'Afghanistan. Lo ha ribadito al "Corriere della Sera" il senatore Claudio Grassi (Prc).

di Redazione

”Io e gli altri senatori ci siamo riuniti e abbiamo valutato negativamente il disegno di legge, allo stesso modo il decreto. Abbiamo deciso collettivamente di iniziare un percorso comune: presenteremo emendamenti”. Lo dice al ‘Corriere della Sera’ Claudio Grassi, uno degli otto senatori dissidenti dell’Unione che e’ stato tesoriere di Prc quando il presidente era Armando Cossutta. ”Vogliamo modifiche -dice Grassi- La cosa piu’ positiva dei provvedimenti e’ il rientro dall’Iraq. Non e’ che noi chiedessimo il ritiro immediato dall’Afghanistan, sapevamo che era impraticabile. Ma dal non ottenere il ritiro a nessun riferimento a questo, il risultato non e’ sufficiente”, sottolinea. ”L’atto politico grave e’ la proroga della missione in Afghanistan: non c’e’ la ‘discontinuita” con le misure precedenti del governo Berlusconi” -continua Grassi, spiegando che gli emendamenti riguarderanno l’exit strategy dall’Afghanistan e la rinuncia a Enduring freedom.


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