Famiglia
AFFIDO. Via nel milanese al progetto “Due per uno”
L'iniziativa prevede una serie di azioni mirate allo sviluppo e al sostegno dell’affido familiare in sette Comuni a nord-ovest di Milano
Un nuovo progetto viene messo in campo dall’Azienda Comuni Insieme che, tra i vari ambiti di intervento all’interno dei 7 Comuni dell’area bollatese (Bollate, Baranzate, Cesate, Garbagnate, Senago, Limbiate e Solaro), dedica molte delle proprie energie al Servizio di Affido Familiare. Dal 2004 l’Azienda Comuni Insieme ha rivolto la sua attenzione all’opportunità offerta dall’affido familiare ai minori soggetti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria che hanno determinato il loro allontanamento dal nucleo familiare di origine. L’affido familiare rappresenta per questi ragazzi una risorsa importantissima, perché permette loro di essere accuditi in altre famiglie, le famiglie affidatarie, le quali, allo stesso tempo, sperimentano una possibilità di crescita. Non ultima, il Servizio tiene conto anche delle esigenze delle famiglie di origine, dove il minore è destinato a rientrare. Queste coppie di soggetti impegnati nell’affido (famiglie/servizi e famiglia d’origine/famiglia affidataria) al fine di fare l’interesse di un soggetto (il minore) hanno suggerito il nome “Due per uno” per l’ultimo progetto ideato all’interno del Servizio Affido Familiare, progetto che ha partecipato al bando 2008 della Fondazione Cariplo, ottenendo un finanziamento pari a 230mila euro. «Questo finanziamento – spiega il presidente dell’Azienda Comuni Insieme, Luigi Boffi – è la conferma del riconoscimento che arriva dall’esterno della bontà del nostro progetto: il progetto è serio e importante e quindi ha riscosso la credibilità della Fondazione».
Il progetto “Due per uno” si propone di realizzare una serie di azioni mirate allo sviluppo e al sostegno dell’affido familiare, da una parte dando un impulso maggiore alle campagne di sensibilizzazione già avviate dal 2004 ad oggi sull’argomento, dall’altra potenziando il sostegno alle famiglie coinvolte. Questi obiettivi prevedono l’introduzione di figure mirate (un esperto di comunicazione da una parte, un educatore e operatori per i gruppi di sostegno alle famiglie dall’altra), la promozione di una comunicazione a tappeto per informare il territorio del funzionamento del Servizio, delle finalità e dell’accesso allo stesso (attraverso pubblicizzazioni ed eventi promozionali), la predisposizione di incontri di formazione rivolti alle famiglie, l’avvio di contatti stretti con l’associazionismo locale, l’organizzazione di iniziative con le scuole, momenti di animazione, dibattito e confronto. Al termine dei 24 mesi di tempo che il progetto si è dato, verrà effettuata una valutazione della sua riuscita. «Il Servizio Affido è un servizio a cui io, personalmente, tengo molto – conclude il presidente Boffi – e questo progetto ci permette di incrementare gli sforzi a sostegno delle famiglie e di attivare una comunicazione ancora più capillare per sensibilizzare una realtà territoriale anco-ra un po’ diffidente rispetto all’argomento. E’ importante per noi seminare bene: ogni famiglia a cui arriviamo e che poi accoglie un bambino è una grande conquista».
Servizio Affido familiare Comuni Insieme
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