Non profit

Affido etnico e assistenza multiculturale nel percorso formativo professionale dell’Istituto Cortivo

È stata inaugurata a Milano la prima esperienza italiana di "affido etnico", denominata "La casa di Amina"

di Associazione Istituto Cortivo

Dieci coppie di immigrati peruviani e marocchini, solide e ormai ben integrate nella nostra società, aiuteranno altri stranieri giunti in Italia a prendersi cura dei propri figli. Si sono rese anche disponibili a ricevere in affido familiare i bambini senza genitori, con i quali condivido-no le origini, perché già nella loro cultura è naturale allevare figli di altri.
Il progetto, condotto dalla Cooperativa Comin di Milano, è finanziato per tre anni dalla Fon-dazione Cassa di Risparmio delle Province Lombarde.
Le famiglie, individuate dai rispettivi consolati con l’intervento di mediatori culturali, saranno formate con specifici corsi finalizzati al sostegno degli altri immigrati. Il problema più comune è infatti costituito dallo sradicamento dal proprio Paese d’origine, insieme con l’esperienza del successivo ricongiungimento con i figli, che di solito giungono in Italia alcuni anni dopo. Si tratta di ricucire una quotidianità con i figli, che hanno lasciato piccoli e ora ritrovano ado-lescenti, e talvolta anche ostili, feriti da una lontananza vissuta come abbandono.
Identità spezzate, incomprensioni, rifiuto del nostro Paese, ossessione di doversi uniformare a una nuova realtà sociale e culturale, sono questi i principali problemi sui quali si cerca di in-tervenire attraverso il confronto con altre famiglie già integrate, così da raggiungere un buon equilibrio di vita che faccia oltrepassare le difficoltà burocratiche ed emozionali del ricon-giungimento con i figli, la rabbia dei figli strappati alla loro terra, l’impotenza dei genitori che hanno lottato per migrare. Senza dimenticare che spesso il ricongiungimento diventa più dif-ficile per le precarie condizioni abitative, lavorative e sociali in cui la famiglia si trova.
Le famiglie ospitanti si sono rese disponibili anche all’esperienza dell’affido, accogliendo i minorenni stranieri senza genitori, che già vivono in Italia. Per le famiglie straniere candidate all’affido l’itinerario formativo prenderà il via con una giornata di incontro con le famiglie del progetto “Cassiopea”, promosso per sostenere i nuclei familiari immigrati che si preparano a un ricongiungimento, o che l?hanno già avuto di recente.
La “Casa di Amina” è un progetto splendido, che pone anche in rilievo il fondamentale ruolo svolto dagli operatori sociali di assistenza multiculturale. L’operatore multiculturale è infatti una figura in perfetta sintonia con il fenomeno migratorio che continua a cambiare il volto della nostra società.
Le persone che giungono fra noi per trovare nuove opportunità di vita e di lavoro hanno il di-ritto di essere accolte da altre persone che ne conoscono e rispettano cultura, tradizioni, valo-ri umani e religiosi. Queste persone sono gli operatori multiculturali, veri professionisti della mediazione tra culture diverse, per un’autentica integrazione multietnica.
Una professione tanto impegnativa quanto interessante, un modo di operare che diventa un vero e proprio stile di vita, caratterizzato da spiccate doti di disponibilità, umiltà e capacità d’ascolto. Sono proprio queste le qualità di base richieste dall’Istituto Cortivo ai numerosi al-lievi che scelgono di frequentare il corso dedicato alla multiculturalità, una vera e propria fi-nestra aperta sull’Umanità.
I due anni di corso formativo e il tirocinio presso le numerose strutture convenzionate forni-scono agli allievi tutti gli strumenti necessari per affrontare il loro futuro impegno lavorativo. Le materie di insegnamento costituiscono un ricco insieme di conoscenze antropologiche e psicologiche, indispensabili per relazionarsi con uomini, donne e bambini di altre origini etni-che. L’iscrizione al corso per operatore multiculturale consente così di conoscere molto me-glio il mondo che ci circonda, con la sua infinita ricchezza umana e culturale.
L’operatore multiculturale formatosi nell’Istituto Cortivo possiede le conoscenze e le abilità necessarie per dare una risposta efficace e competente alle problematiche e alle situazioni di disagio derivanti dal fenomeno dell’immigrazione, e in particolare alle difficoltà di integra-zione e di comunicazione delle persone provenienti da contesti etnici e culturali spesso mol-to diversi dal nostro.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.