Sostenibilità

Adusbef e Federconsumatori contestano i dati Isae

Giudicate inverosimili le previsioni economiche di fine anno

di Redazione

 

È polemica sui dati ottimistici forniti dall’Isae sulla fiducia dei consumatori italiano che secondo le rilevazioni dell’istituto sarebbe migliorata per il quarto mese di fila. «L’anno non poteva chiudersi in bellezza senza l’ennesima inverosimile previsione dell’Isae, che ormai si è stabilita ad Antigua e continua a diffondere dati relativi alle rilevazioni effettuate tra i ricchi possidenti della zona» affermano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef con una certa ironia.

«Non se ne può più di dover sentire dati così lontani ed astratti dalla realtà del Paese! – sbottano i due presidenti in una nota – Ma come. È appena di ieri la notizia della crescita della disoccupazione all’8,7%, la cassa integrazione ha superato quota un miliardo e 200 milioni di ore, il potere di acquisto, secondo le rilevazioni dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, dal 2007 ad oggi è caduto del -9,6%, i consumi sono in caduta libera e hanno registrato -6% negli ultimi tre anni (la previsione relativa al 2010 è -2%), per non parlare dei consumi relativi alle festività natalizie che, dopo il drammatico -23% registrato lo scorso anno, quest’anno si attesteranno secondo le prime stime al -11%. L’Istat, inoltre, ha appena diffuso dati allarmanti circa le vendite al dettaglio registrate nel 2010, la cui variazione è nulla».

I consumatori sottolinenano che a tali dati si aggiungono quelli relativi all’andamento dell’indebitamento delle famiglie, che anche quest’anno registra forti contrazioni soprattutto relativamente ai prestiti finalizzati (per esempio con una caduta di oltre il -9%, dovuta soprattutto al crollo del settore auto). Segno, questo, di una profonda sfiducia nelle prospettive future.

«Torniamo a chiedere, ancora una volta, innanzitutto una maggiore responsabilità da parte di chi effettua e diffonde dati relativi alla situazione economica del Paese. Siamo pronti a denunciare simili informazioni all’Antitrust per pubblicità ingannevole» continuano Lannutti e Trefiletti.

«È indispensabile ed improrogabile, inoltre, – concludono i due presidenti – intervenire concretamente per invertire questa preoccupante tendenza, attraverso una seria manovra di rilancio della domanda interna, da realizzarsi con la detassazione per le famiglie a reddito fisso di almeno 1200 euro annui e con un blocco di prezzi e tariffe. E un piano di rilancio degli investimenti per lo sviluppo tecnologico e la ricerca».


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