Formazione

Adriano Panatta, un campione amico dei giovani

Ultime tappe della manifestazione "Banca Generali - Un campione per amico" che si chiuderà il 30 maggio dopo aver toccato dieci città. In tour con il vincitore della Coppa Davis, Andrea Lucchetta, Francesco Graziani e Jury Chechi per promuovere la pratica sportiva tra i bambini di elementari e medie. «In questi diciotto anni ho giocato con 250mila bambini» racconta Panatta

di Antonietta Nembri

Ha preso il via da Cagliari ad aprile e si concluderà il 30 maggio a Brescia, dopo quasi due mesi di tour in dieci città e aver coinvolto oltre 10mila bambini delle scuole elementari e medie. È l’ottava edizione di “Banca Generali Un Campione per Amico” che ha come protagonisti quattro sportivi che sono stati dei fuoriclasse nelle rispettive discipline: Andriano Panatta, Andrea Lucchetta, Francesco Graziani e Jury Chechi.

Quattro campioni che da anni hanno deciso di far conoscere il valore della pratica sportiva ai bambini con un’iniziativa a carattere educativo-sportivo che gode anche del patrocinio del Coni. Adriano Panatta questo tour lo ha iniziato 18 anni fa «all’inizio, per i primi due anni c’era solo il tennis, poi abbiamo messo a punto la formula con le quattro discipline: tennis, pallavolo, calcio e ginnastica» ricorda l’ex campione italiano. Che sottolinea anche come questa sia «il più longevo tra gli eventi di promozione sportiva. Da otto anni siamo affiancati da Banca Generali». Dalla sua nascita Un campione per amico ha collezionato oltre 180 tappe, incontrando ogni anno oltre 10mila bambini.

I bambini che partecipano alla kermesse in questa edizione 2017 oltre che dello sport potranno approfittare anche di un momento di educazione finanziaria promosso da Banca Generali, lo scorso anno era stato distribuito il libretto “Alla scoperta della finanza”, mentre quest’anno è la volta di un volumetto “Le banche e il risparmio: storia di una relazione di fiducia” che spiegherà con disegni e parole semplici la storia dell’economia e delle banche, dai primi scambi all’attualità dei mercati finanziari.

Diciotto anni in giro per l’Italia a promuovere lo sport fanno di Panatta un buon giudice della diffusione della pratica sportiva tra i giovanissimi «purtroppo constato ancora oggi che l’abitudine all’attività sportiva è molto bassa. E questo perché nelle scuole elementari non è molto considerata e questo è un grande errore. Ogni anno vedo sempre tanti, troppi bambini sovrappeso. Noi cerchiamo di dare delle indicazioni quando facciamo le nostre giornate con i ragazzi» spiega Panatta. «Oltretutto con il diffondersi delle nuove tecnologie fanno sempre meno movimento, tra i bambini delle primarie fanno sport solo quanti vengono iscritti dai genitori ad attività extrascolastiche».

Anche l’edizione 2017 che ha toccato Cagliari, Lecce, Caserta, Genova, Ravenna, Reggio Emilia, Vercelli e Trieste oggi, giovedì 25 maggio è a Voghera e il 30 maggio sarà a Brescia, ha mantenuto viva la forte connotazione sociale che ha sempre contraddistinto “Banca Generali Un Campione per Amico”: l’essere un luogo di integrazione in cui lo sport armonizza, unisce e fa sognare i bambini educandoli al rispetto delle regole e delle diversità. Alle diverse tappe, infatti, partecipano senza alcuna distinzione di abilità centinaia di ragazzi anche grazie al coinvolgimento con le onlus del territorio, selezionate con la collaborazione del Cip (Comitato italiano paralimpico).


In senso orario: Jury Chechi, Francesco Graziani e Andrea Lucchetta

In ogni tappa le piazze si animano di bambini, intenti a provare con i campioni a giocare a tennis, a pallavolo, calcetto o a misurarsi con una palestra attrezzata. Una grande festa di sport e divertimento che ha anche un valore educativo. «Finché il ministero dell’istruzione non capirà che lo sport è importante almeno quanto la geografia alle elementari non andremo lontano. Ci sono anche insegnanti che considerano negativamente lo sport agonistico perché “toglie tempo allo studio” dicono», insiste con forza Adriano Panatta che in questi diciotto anni è stato un vero e proprio paladino della pratica sportiva fin da giovanissimi. «Un bambino sovrappeso rischia di sviluppare il diabete infantile e di avere il diabete anche da adulto e le percentuali sono sempre più preoccupanti. In America hanno calcolato che ogni 3 dollari spesi in attività sportive fin dalle elementari hanno un ritorno in mancate spese sanitarie di 14 dollari. Insomma – insiste – converrebbe a tutti favorire l’attività sportiva: fa bene anche alle casse della sanità».

Giunto alla penultima tappa del tour 2017 – , «a Voghera abbiamo oltre 700 bambini, l’altro giorno a Trieste erano più di mille» chiosa Panatta – si può fare un piccolo bilancio di questa edizione «Abbiamo verificato che c’è voglia di fare attività sportiva. Quando lo proponiamo nelle scuole all’inizio qualche insegnante storce il naso dice che a maggio ci sono le verifiche… poi visto che si tratta di un evento divertente, di una grande festa alla fine vengono in massa. Basti pensare che in questi anni ho giocato con almeno 250mila bambini di tutta Italia».

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