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Adozioni Romania: Amici dei Bambini ricorre al Comitato per i Diritti del Fanciullo
La nuova legge rumena viola la Convenzione ONU di New York del 1989
di AiBi
E? giunto a Ginevra, al Comitato dei Diritti del Fanciullo dell?Onu, l?esposto presentato da Amici dei Bambini contro la nuova legge rumena sulla protezione del minore, entrata in vigore dal 1 gennaio 2005, che di fatto vieta le adozioni internazionali. Il ricorso è stato redatto sulla base di un memorandum elaborato dallo ?Studio legale Santa Maria? di Milano, uno dei più autorevoli studi legali europei di Diritto internazionale che ha assistito pro bono Amici dei Bambini in questa importante battaglia di diritti umani.
?La disposizione qui in esame ? si legge nel memorandum – non sembra conforme al diritto fondamentale del fanciullo ad avere una famiglia, così come sancito nei consideranda della Convenzione Internazionale sui diritti dell?Infanzia conclusa a New York il 20 novembre 1989?.
Tecnicamente il Comitato di Ginevra, prendendo in considerazione l?esposto di Amici dei Bambini, ha il potere di richiamare la Romania e raccomandare il governo di Bucarest all?elaborazione di una nuova legge realmente garantista dei diritti dei minori.
Il governo rumeno aveva approvato all?unanimità, lo scorso giugno 2004, una proposta di legge nata dopo le insistenti pressioni dell’Unione Europea, che aveva richiesto un’ampia riforma legislativa alla Romania per poter entrare nella rosa dei paesi comunitari. Di fatto la legge consente l’adozione internazionale limitatamente al nonno del bambino residente all’estero (cfr cronistoria in allegato), prevedendola dunque solo nel caso in cui esiste un legame di sangue.
?Amici dei Bambini non ha dimenticato i bambini rumeni ? ha detto Marco Griffini, presidente dell?associazione milanese -: l?esposto rappresenta una battaglia di diritti non solo per i bambini rumeni ma per tutti i bambini abbandonati per i quali i governi di alcuni Paesi potrebbero formulare proposte di legge analoghe”.
Ad oggi in Romania migliaia di bambini abbandonati sono costretti a vivere senza una famiglia. I dati ufficiali forniti dalla Repubblica rumena parlano di oltre 80mila minori sotto protezione sociale di cui 13.179 vivono presso ?assistenti maternali? (famiglie affidatarie temporanee) e circa 40mila in istituti pubblici o privati. E? recente la notizia (Ansa, 20 gennaio 2005) che in Romania nel 2004 oltre 4mila neonati sono stati abbandonati, in base a uno studio commissionato all?Unicef dallo stesso Ministero per la Salute di Bucarest.
A fronte di una crescita dei casi di abbandono, le adozioni internazionali in Romania restano chiuse, in un Paese in cui l?adozione nazionale non è praticata anche per ragioni culturali.
Amici dei Bambini ha condotto nel corso di tutto il 2004 numerose iniziative di sensibilizzazione: una raccolta di firme inviate al presidente della Commissione Europea, allora Romano Prodi, e al Parlamento rumeno; un appello ai parlamentari europei neoeletti; la costituzione di un “Coordinamento internazionale per la difesa dell’adozione internazionale in Romania”, composto da numerose ong e associazioni familiari europee e statunitensi che hanno proposto analoghe iniziative nei rispettivi paesi.
?Ci appelliamo a politici, parlamentari, associazioni e famiglie ? conclude Griffini ? affinché non ci si lasci andare alla rassegnazione e non sia spenta l?attenzione sulla condizione dei bambini rumeni abbandonati?.
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