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Adozioni: Prestigiacomo in viaggio in Romania

Mentre continua la pressione del governo per sbloccare le 100 adozioni "sospese", il Ministro e la presidente CAI Cavallo saranno a Bucarest la prossima settimana

di Benedetta Verrini

Ci sono nuovi aggiornamenti sulla visita a Bucarest della Commissione parlamentare per l’infanzia per sbloccare le 100 adozioni di bambini rumeni da parte di famiglie italiane, ferme dal 2001. Il sito dell’Associazione Amici dei Bambini (www.aibi.it) segnala che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha inviato una lettera ufficiale al primo ministro della Romania, Adrian Nastase, in visita in Italia. Ieri tra i due premier si è svolto anche un incontro e durante il colloquio sembrano essersi riaperte le speranze per le famiglie italiane interessate.

In Romania alcuni membri della Commissione ? oltre alla presidente, hanno partecipato alla missione Marida Bolognesi, Anna Maria Leone e Carla Mazzucca ? hanno incontrato la Camera, il Senato e l?Autorità centrale per le adozioni, sensibilizzando sulla questione e ricevendo la loro disponibilità a risolvere quanto prima il problema. La Burani Procaccini ha anche riferito che la Commissione ha già in programma altre missioni mirate in vari paesi dell?Europa dell?Est (Ucraina, Russia, Bielorussia), a partire da fine gennaio 2004; una delegazione si recherà in seguito in America Latina e in Vietnam, ?dove da 6 mesi un accordo bilaterale non viene ottemperato?, ha osservato la presidente.

Intanto, sulla questione del blocco generale delle adozioni (deciso ormai due anni fa dal governo di Bucarest in seguito a un?apposita risoluzione della Comunità europea con cui si obbligava la Romania ad adeguare la legislazione interna alla Convenzione de l?Aja), si stanno muovendo anche il ministro delle Pari opportunità, Stefania Prestigiacomo, e la presidente della Commissione Adozioni Internazionali, Melita Cavallo. La prossima settimana si recheranno in Romania (insieme ai responsabili dei 16 enti autorizzati per quel Paese) per affrontare il problema con le istituzioni competenti.

Nonostante la moratoria, alcune deroghe per casi speciali previste dal Governo rumeno hanno permesso l?arrivo in Italia di 125 bambini. Per le pratiche di adozione avviate in Romania, l?Italia si colloca al terzo posto, preceduta da Stati Uniti (321) e Spagna (178).

La situazione dell’infanzia in alcuni Paesi dell’Est Europa resta preoccupante. In Moldavia, ad esempio, il problema dell’assistenza sanitaria è gravissimo. Aibi, che nella capitale ha un importante progetto di cooperazione, riferisce che ogni anno circa 300 bambini malati di leucemia (dati della municipalita’ di Chisinau), arrivano da tutta la repubblica per curarsi all’Istituto di Oncologia. Di questi bambini, 50 hanno leucemia in fase avanzata, percio’ di solito i medici non riescono di curarli. Secondo i dati di questo Istituto, solo il 30% dei bambini tornano a casa.

I medici dicono che il numero reale dei bambini moldavi con questa patologia e’ molto piu’ elevato: tuttavia non tutti possono permettersi di arrivare a Chisinau, non tutti possono permettersi le medicine molto costose. A questo si aggiunge che un medico primario della sezione per i bambini di questo Istituto guadagna 400 lei al mese, pari a circa 30 Euro.

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