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Adozioni, più veloce la cittadinanza
Con la sentenza definitiva che lo assegna alla coppia, il bambino diventa italiano. E si può mettere il figlio sul passaporto dei genitori: lo dice la nuova legge
Email: Siamo una coppia che ha adottato da circa 7 mesi un bimbo moldavo di due anni dopo un’attesa intrisa di peripezie burocratiche. Difficoltà dovute soprattutto al fatto che nell’ultima fase siamo stati “abbandonati” dalla nostra associazione in quanto esclusa dall’elenco previsto dall’ultimo decreto legge. Siamo in possesso solo del certificato di nascita ricostruito, cioè con i nostri nomi. È vero che con la nuova legge i nomi dei genitori biologici, una volta emessa la sentenza di adozione, scompaiono dal certificato di nascita? Abbiamo già ricevuto dal Tribunale di Venezia la sentenza definitiva: quando sarà cittadino italiano? E senza un documento d’identità italiano il suo passaporto è valido per i Paesi dell’Ue?
Due genitori
Risponde Marco Scarpati
Il quesito riguarda la complessa e non ottimamente risolta questione della non immediata adattabilità dei decreti di adozione straniera all’ordinamento italiano. La nuova legge sulle adozioni internazionali ha in parte cercato di correggere le lacune dell’ordinamento dovute non già a cattiva volontà del legislatore, ma a un eccesso di zelo e di protezione degli ipotizzati interessi dell’adottando.Si ha così che, a norma della vecchia legge, il bambino adottato che entrava in Italia, pur essendo per l’ordinamento straniero in tutto e per tutto figlio dei nuovi genitori, non assumeva la nazionalità italiana, ma doveva attendere che l’adozione diventasse definitiva attraverso la decisione del Tribunale per i minorenni.
La nuova legge ha stabilito che l’adozione possa diventare definitiva anche al momento dell’accettazione ultima della pratica da parte dell’autorità centrale italiana (la cosiddetta Commissione per le adozioni internazionali). In tal modo ne conseguirebbe che il bambino, una volta entrato in Italia e depositate le carte presso l’autorità competente, dovrebbe assumere immediatamente la nazionalità dei suoi unici genitori e non restare imprigionato in una finzione giuridica strana, di formale apolide.
Quanto alla necessità di documenti originali per la trascrizione all’anagrafe, la cosa non dovrebbe interessare immediatamente la coppia: lo Stato civile del Comune di residenza attenderà la sentenza del Tribunale per i minorenni che statuisce l’adozione definitiva e, sulla base di quella e della documentazione allegata, compirà la trascrizione nei propri registri. Al termine, il bambino diventerà anche formalmente figlio degli adottanti nato in un paese straniero e ogni traccia dei genitori precedenti sparirà. Se avete già ricevuto la sentenza di adozione definitiva, il bambino è a ogni effetto già vostro e quindi il suo precedente passaporto diventerà un ricordo da mostrargli quando sarà più adulto. Da subito voi potrete chiedere la sua trascrizione nel vostro passaporto. Un eventuale documento di identità del minore con foto e uno stato di famiglia potrà evitare inconvenienti in quelle frontiere per superare le quali non è necessario il passaporto.
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