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Adozioni, nuove nomine dentro la Cai

Il Ministro Riccardi nomina due nuovi commissari, rappresentanti delle associazioni famigliari: Francesco Mennillo e Monya Ferritti. Ma tra gli enti è polemica

di Sara De Carli

Dopo quasi cinque anni (era il settembre 2007) la Cai ha di nuovo i suoi tre rappresentanti delle associazioni famigliari. Accanto a Andrea Speciale (avvocato del Forum Famiglie), storica presenza alla Cai, il ministro Andrea Riccardi ha nominato Francesco Maria Mennillo, fresco presidente dell’Associazione Coordinamento Famiglie Adottanti in Bielorussia e Monya Ferritti, presidente di Genitori che e del coordinamento CARE, nato nove mesi fa.

«È un riconoscimento da parte del ministro Riccardi del lavoro fatto in questi anni. Spesso abbiamo messo in luce le inefficienze del processo adottivo, ma lo abbiamo fatto con moltissimi documenti alla mano», dice Mennillo. Mennillo è padre di due fratelli bielorussi, adottati nel 2009 e nel 2010, dopo anni di attesa.

La nomina di Mennillo è stata però duramente criticata da alcuni enti autorizzati. «Una decisione incomprensibile», dice Aibi: «non solo la Bielorussia rappresenta un piccolo Paese che vanta un numero poco significativo rispetto al totale delle adozioni internazionali realizzate in Italia, ma l’Associazione in questione ha poca storia e certo non può vantare l’esperienza trentennale degli enti storici italiani ma solo portare una visione parziale legata a un ambito ristretto». Mentre il Ciai ha detto «Spiace sia stata scelta a rappresentare un mondo complesso come il nostro una realtà molto particolare e specifica sia perché adotta dalla sola Bielorussia sia perché lo fa transitando dai soggiorni cosiddetti solidaristici».

«Di fatto operiamo come associazione di famiglie fin dal 2004», replica Mennillo. «E lo facciamo nell’interesse di tutte le famiglie adottanti e adottive, tant’è che abbiamo supportato anche famiglie adottanti in altri paesi. Il processo adottivo è lo stesso, al di là di alcune specificità di ogni paese, e lo conosciamo benissimo. Il ministero ha riconosciuto questo lavoro fatto. E non abbiamo alcun legame né con enti autorizzati né con chi fa accoglienze».

La prima seduta della CAI con i nuovi componenti è convocata per il 26 luglio. Su cosa intende puntare Mennillo nel suo prossimo lavoro di commissario CAI? «Intanto voglio capire i poteri che abbiamo. Di certo porterò gli interessi delle famiglie, di tutte le famiglie, quelle adottanti e quelle adottive, perché c’è bisogno di attenzione e supporto prima ma anche dopo l’adozione. Porterò i problemi concreti, il vissuto quotidiano delle famiglie. Sento spesso lamentele sul fatto che la CAI non ascolti le famiglie, qualcosa che non va in questo senso c’è».
 


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