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Adozioni: la single sarda ora lancia un appello al governo

La bambina che vorrebbe adottare dovrà rientrare in Bielorussia entro fine agosto, perciò la donna chiede che si risolvano le tensioni con Minsk. Ma ci sono altri casi "sospesi" ancora più seri

di Benedetta Verrini

Un appello al presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e al premier Silvio Berlusconi per diventare mamma a tempo pieno, e non solo d’estate o a Natale, della sua bambina bielorussa: lo ha lanciato oggi Annalisa Dessalvi, la single sarda che ha ricevuto pochi giorni fa dalla Corte Costituzionale il benestare all’adozione.

Superato il problema giuridico vi e’ ora da risolvere quello politico: il Governo bielorusso, infatti, non intende concedere piu’ autorizzazioni alle adozioni di suoi cittadini. E’ scattata una corsa contro il tempo: la bimba bielorussa, in Italia con un permesso provvisorio, il prossimo 31 agosto deve salire su un aereo e tornare nel suo istituto a un centinaio di chilometri da Minsk. ”Abbiamo vinto una battaglia – ha detto questa mattina Annalisa Dessalvi, in una conferenza stampa – ma vi e’ ancora parecchio da fare. Il problema ora e’ piu’ politico che giuridico: per questo ho scritto una lettera a Ciampi e Berlusconi e sono in stretto contatto con i parlamentari sardi affinche’ mi diano una mano a far rimanere con me Nastasha. Spero che questo appello raggiunga il cuore di chi, in Bielorussia, ha il potere per sbloccare queste situazioni. Capisco perfettamente le esigenze del Governo, ma prometto e assicuro che Nastasha, se dovesse stare in Sardegna, rimarra’ una ragazza bielorussa a tutti gli effetti. Ripeto, lo prometto: se dovesse stare qui con me, Nastasha seguira’ lezioni con insegnante madrelingua”.

”Nastasha – ha ricordato la mamma adottiva – la conosco da quando aveva sei anni: sta con me ogni anno per periodi per me sempre troppo brevi. Ma si e’ creato un rapporto intensissimo: non possiamo piu’ rischiare di perderci”. L’avvocato di Annalisa, Francesco Pisano, questa mattina ha illustrato quale potrebbe essere il prossimo passaggio giuridico per la ”regolarizzazione” della posizione di Nastasha. ”La ragazzina – ha spiegato il legale dell’impiegata di Quartu – potrebbe essere data in affidamento provvisorio ad una autorita’ locale. Potrebbe essere un sindaco o un assessore dei servizi sociali. Ma anche un console o un ambasciatore”.

Tutto pur di evitare quell’arrivederci del 31 agosto che rischia sempre di trasformarsi in un addio. ”Seguo il caso da diversi anni – ha detto Pisano – e mi sono reso conto personalmente dei miglioramenti di Nastasha: rispetto alla bambina che ho conosciuto tanti anni fa e’ un’altra persona. Non dimentichiamoci, poi, che Nastasha non e’ piu’ una bambina: ha ora 14 anni, e anche il suo parere e’ fondamentale”.
Una situazione legata alle adozioni internazionali che non riguarda solo Annalisa Dessalvi: di casi simili a quello di Nastasha, in questo momento, ve ne sono altri nove e tre li segue lo stesso Pisano.

Un altro caso, seguito invece da un altro legale, l’avvocato Teresa Stella, riguarda una signora di Catanzaro che ha già perfezionato l’adozione del suo bambino (con sentenza passata in giudicato), ma ha dovuto riportare il piccolo a Minsk, sulla base di una richiesta procedurale della Commissione adozioni e del Ministero degli Esteri. Invece di poter rientrare immediatamente con la madre adottiva sul territorio italiano, il bambino è stato trattenuto (pur essendo dotato di passaporto italiano), e si trova chiuso in un istituto in Bielorussia da febbraio. Anche questa vicenda, insieme ad altre sospese con altri Paesi dell’Est, richiede un intervento diplomatico urgentissimo.

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