Mondo

Adozioni internazionali in calo nei primi mesi del 2002

180 bambini adottati in meno rispetto al 2001. Una flessione delle coppie disponibili del 16,6%. Sono i dati della Commissione adozioni presentati ieri a Roma

di Benedetta Verrini

Hanno registrato un calo nei primi mesi del 2002: le adozioni internazionali quest’anno hanno conosciuto una flessione rispetto al 2001, con 1.036 bambini accolti da gennaio a giugno 2002 rispetto ai 1.216 dell’anno precedente. E’ quanto emerso dal rapporto ‘Coppie e bambini nelle adozioni internazionali’ realizzato dalla Commissione per le adozioni internazionali in collaborazione con l’ Istituto degli Innocenti di Firenze, e presentato ieri a Roma. Diminuiscono le adozioni e diminuiscono le coppie disponibili: secondo il rapporto, sempre nel primo semestre 2002 le coppie (in maggioranza tra i 35 e i 40 anni) che hanno richiesto l’ autorizzazione all’ ingresso in Italia di minori stranieri sono diminuite del 16,6% rispetto allo stesso periodo del 2001, passando da 1.068 a 891. Comunque, dall’entrata in vigore della legge 476/98, nel periodo compreso tra il 16 novembre 2000 e il 30 giugno 2002 le coppie che hanno richiesto adozioni internazionali sono state 2.724, circa il doppio di quelle che hanno scelto un bambino italiano. La maggior parte dei bambini stranieri adottati in Italia vengono dai Paesi dell’ Est europeo, Ucraina, Bulgaria, Russia, Bielorussia, dall’ America Latina, Colombia e Brasile e dall’ India. Su 3144 bambini stranieri adottati in Italia, nel periodo compreso tra il 16 novembre 2000 e il 30 giugno 2002 (entrata in vigore della legge 476/98), 796 sono ucraini. In questi due anni le coppie infatti hanno scelto nel 61% dei casi bambini provenienti dai Paesi dell’est Europa e per una quota minore dai Paesi dell’America latina e dall’India. Dopo l’Ucraina il Paese piu’ rappresentato e’ la Bulgaria (300 bambini, 9,5% del totale) seguito dalla Colombia (274 bambini, 8,7% totale), dalla Russia (250 bambini, 8% totale), dalla Bielorussia (234 bambini), dal Brasile (211 bambini), dall’India (205 bambini), e dalla Romania (197 bambini). ”La legge del ’98 ha messo la parola fine al fai da te in materia di adozioni internazionali” ha detto Melita Cavallo presidente dell’Autorita’ centrale per le adozioni, e ha spiegato che questa legge ha introdotto l’autorita’ centrale delle adozioni presso il Consiglio dei Ministri, la mediazione degli enti (di cui è appena stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo albo), il controllo nazionale sulle procedure estere. Nonostante queste nuove regole, secondo i dati del rapporto, si è registrata una flessione delle richieste delle adozioni. I costi, d’altra parte, variano dai 12 ai 30 milioni di vecchie lire mentre per i tempi sono necessari in media due anni. All’incontro di ieri e’ intervenuta anche Maria Burani, presidente della commissione bicamerale per l’Infanzia, che ha detto: ”E’ necessario garantire la trasparenza delle procedure e, soprattutto, la certezza dei costi”. ”Cercheremo, inoltre -ha proseguito l’esponente di Fi- di valorizzare la figura dell’affido, non ancora ben conosciuta e praticata in Italia. Credo sia la massima espressione di altruismo ed amore”. Ai lavori ha partecipato anche Stefania Prestigiacomo, ministro per le Pari opportunita’, con delega sulle adozioni.


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