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Adozioni internazionali/II: i dati e il commento della CAI

Tutti i numeri (bambini, provenienza, enti, coppie adottanti) aggiornati a giugno 2003 e valutati dalla Commissione adozioni

di Benedetta Verrini

La Commissione Adozioni Internazionali ha pubblicato le statistiche aggiornate al 30 giugno 2003 dei minori stranieri accolti da famiglie italiane. Ecco un estratto del commento e dei dati della stessa Commissione, pubblicati sul sito www.commissioneadozioni.it.

I decreti di idoneità all?adozione di minori stranieri (ex art.30 della legge n. 476/98) emessi dai Tribunali per i Minorenni competenti e trasmessi, con copia della relazione e della documentazione esistente negli atti, alla C.A.I. sono stati alla data del 30/06/2003 pari a 15.374. Di questi decreti, 443 sono pervenuti nel periodo 16 novembre ? 31 dicembre 2000, 7.041 nel corso dell?intero anno 2001, 5.711 nell?anno 2002 e 2.179 nei primi sei mesi del 2003. Le più rilevanti incidenze di emissione di decreti di idoneità si registrano nei Tribunali per i Minorenni di Milano (11,5%), Roma (11,1%), Venezia (9,2%), Firenze (8,5%), Bologna (8,4%), Torino (6,4%), Napoli (6,3%), Brescia (5,2%) e Bari (4,2%).
Delle 15.374 coppie che hanno ottenuto l?idoneità all?adozione di minori stranieri, 4.929 hanno richiesto alla C.A.I l?autorizzazione all?ingresso in Italia di minori stranieri nel periodo 16/11/2000 ? 30/06/2003. Ciò significa che circa un terzo delle coppie, ovvero 32 coppie ogni 100 ritenute idonee all?adozione, hanno richiesto successivamente l?autorizzazione all?ingresso di almeno un minore a scopo adottivo.
Delle 4.929 coppie che hanno richiesto l?autorizzazione all?ingresso in Italia di minori stranieri, alla data del 30/06/2003, 386 hanno fatto richiesta nell?anno 2000, e specificamente nel periodo 16 novembre ? 31 dicembre, 1.843 hanno fatto richiesta nell?anno 2001, 1.530 nel corso dell?anno 2002 e 1.170 nel primo semestre del 2003.
I Tribunali per i Minorenni che avevano concesso il maggiore numero di decreti di idoneità ad adottare alle coppie che hanno richiesto alla C.A.I. l?autorizzazione all?ingresso in Italia dei bambini stranieri si concentrano nel centro-nord del Paese, e in ordine decrescente: Milano, Venezia, Roma, Bologna, Firenze, Brescia, Torino, Napoli, Palermo, Bari e Genova.
La distribuzione regionale delle coppie richiedenti risulta essere analoga, sebbene non del tutto sovrapposta, alla distribuzione per Tribunale per i Minorenni delle coppie richiedenti.

La gran parte delle coppie richiedenti ha ottenuto il decreto di idoneità a seguito di un provvedimento del Tribunale per i Minorenni competente ? 4.625 delle 4.929 coppie richiedenti, ovvero poco meno del 94% -. Le restanti 304 coppie, che rappresentano il 6,2% delle coppie richiedenti, invece, hanno ottenuto l?idoneità ricorrendo in Corte d?Appello.
Poco meno del 15% delle coppie che hanno presentato richiesta di autorizzazione all?ingresso di minori stranieri erano in possesso di un decreto di idoneità mirato un provvedimento, cioè, in cui il Tribunale per i Minorenni competente, tenuto conto anche dei contenuti della relazione psico-sociale, ha reputato necessario inserire alcune indicazioni specifiche per favorire il migliore incontro tra gli aspiranti all?adozione ed il minore da adottare ex art. 30 co. 2 legge 476/98. Diversamente, le coppie in possesso di un decreto generico sono oltre l?80%.
Dal 1 ottobre 2002 è stata introdotta un classificazione più raffinata che prevede accanto alla motivazione generica o mirata la motivazione, cosiddetta, ?con note indicative?, mediante la quale si specificano alcune caratteristiche del minore richiesto in adozione come ad esempio il paese di provenienza, una particolare età del minore, ecc. Nel periodo 1 ottobre 2002 ? 30 giugno 2003 si ha la seguente tripartizione dell?incidenza della motivazione del decreto di idoneità: 79,3% generica, 12,8% con note indicative e 7,9% mirata.

La distribuzione di frequenza secondo la classe di età sono rimaste pressoché invariate rispetto al rapporto del semestre scorso: rimane ugualmente marcato lo sbilanciamento verso le classi di età anziane per i mariti di quanto non avvenga per le mogli. La classe di età a maggiore frequenza è sia per i mariti (33,4%) che per le mogli (36,5%) la 35-39 anni.
I bambini per i quali è stata concessa l?autorizzazione all?ingresso in Italia, alla data del 30/06/2003, sono stati 5.750, ovvero nel 99,9% dei casi esaminati.

La distribuzione di frequenza delle autorizzazioni per mese di concessione evidenzia, nel periodo novembre 2000 ? giugno 2003, mediamente 180 autorizzazioni al mese, con un picco registrato nell?ultimo trimestre della rilevazione rispettivamente di 273 autorizzazioni ad aprile, 233 a maggio e 288 a giugno.
Tra i bambini entrati prevalgono i maschi, sono infatti il 55,8% del totale mentre le femmine sono il 44,2% (rispettivamente 3.209 e 2.541). Per quanto riguarda l?età, tanto per i maschi quanto per le femmine, si ha una marcata prevalenza della classe di età 1-4 anni con 2.685 bambini e il 47% del totale. La seconda classe per frequenza è la 5-9 anni con 1.900 bambini ed il 33% del totale. I bambini più grandicelli, con un?età superiore ai 10 anni, sono in totale 686, ovvero l?12% dei minori adottati. Infine i bambini di meno di un anno sono in termini assoluti 479 e rappresentano l?8% del totale.

Il 70% dei bambini, 3.906 su 5.750, proviene da Paesi che non hanno ratificato la Convenzione de L?Aja, mentre il restante terzo da Paesi ratificanti. Figurano come ratificanti unicamente quei Paesi esteri i quali hanno effettivamente riconosciuto, nel loro ordinamento giuridico interno, tale strumento internazionale, mentre tra gli Stati non ratificanti sono considerati altresì i Paesi firmatari e quelli aderenti.
Al primo posto della graduatoria dei Paesi di provenienza dei minori stranieri entrati a scopo adottivo si ha l?Ucraina (24,2%) che risulta peraltro nettamente staccata dalle altre nazioni di provenienza, facendo segnare in termini assoluti 1.392 ingressi di minori stranieri. Incidenze molto interessanti le fanno segnare nell?ordine: la Bulgaria (10%), la Colombia (9,1%), la Bielorussia (8,8%), la Russia (8,6%), il Brasile (5,9%), l?India (5,8%), la Polonia (5%), e la Romania (4,5%). Dunque, dopo l?Europa dell?est, è l?America centro-meridionale l?area continentale dalla quale proviene un flusso consistente di bambini stranieri adottati.
L?ultimo semestre in particolare rispecchia l?andamento fin qui evidenziato; i paesi con i maggiori flussi di minori sono stati infatti Ucraina (270), Bulgaria (170), Bielorussia (167), Russia (158) e Colombia (132).
Nelle regioni del nord Italia ? a differenza di quelle del sud – si hanno quote rilevanti di bambini provenienti dall?America latina (26,1 % Italia nord-occidentale e 24,2% Italia nord-oriental) e dall?Asia (19,3% Italia nord-occidentale e 16,1% Italia nord-orientale).

Gli enti autorizzati a seguire la coppia nelle varie fasi dell?adozione internazionale presenti sul territorio nazionale alla data del 30/06/2003 sono 67. Di questi 13 non hanno fatto registrare intermediazione per l?adozione. Circa un terzo del totale degli enti autorizzati ha operato per l?ingresso di oltre l?83% dei minori stranieri adottati. Questa particolare distribuzione di frequenza degli ingressi di bambini evidenzia capacità piuttosto diversificate tra ente e ente, dovute principalmente alla diversa competenza territoriale degli stessi.

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