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Adozioni internazionali: ecco cosa farà la nuova Commissione

Piena attuazione alla Convenzione de L'Aja sui minori. Tempi ridotti e riduzioni fiscali per le famiglie che adottano un bambino tra le novit

di Redazione

Consiglio dei ministri: è stato approvato il regolamento per la costituzione, l’organizzazione e il funzionamento della Commissione per le adozioni internazionali che, in base alla Convenzione de L’Aja sui minori, è considerata autorità centrale italiana in materia. La proposta dell’iniziativa è del presidente del consiglio dei ministri e dalla ministra per la Solidarietà sociale. Sul provvedimento adottato si sono espressi favorevolmente la Conferenza unificata e il Garante per la protezione dei dati personali.
Troverà finalmente piena attuazione, grazie al regolamento approvato dal Consiglio dei ministri, la convenzione de L’Aja sui minori, adottata dall’Italia con la legge n. 476 del 1998 che ha ratificato la convenzione internazionale. Viene stabilita la costituzione, l’organizzazione e il funzionamento di una Commissione per le adozioni internazionali. Questo organismo può adottare linee guida operative, promuovere la collaborazione e la cooperazione tra i soggetti interessati all’adozione internazionale, collaborare alla predisposizione degli strumenti di informazione sulle procedure giudiziarie, nonché in ordine alle attività dei servizi socio-assistenziali e sanitari delle Regioni. Il decreto disciplina, inoltre le modalità di autorizzazione per gli enti che operano nel settore delle adozioni, e controlli sulle loro attività. Può anche stabilire la revoca o la sospensione dell’autorizzazione. È stata inoltre stabilita l’istituzione di un apposito Albo degli enti autorizzati. La Commissione sarà costituita nel mese di ottobre e avrà il compito di controllare le procedure di adozione internazionale e gli enti autorizzati a intrattenere i rapporti con gli Stati di provenienza. Sarà insomma una specie di mediatore che, in nome della difesa dei diritti dei minori, cercherà di stabilire nuove regole che un Italia e all’estero sanciranno quando e se un minore potrà essere adottato. Il regolamento ha altresì stabilito iniziative per ridurre i tempi delle procedure per l’adozione internazionale. I tempi per ridurre l’idoneità ad adottare, infatti, passano dagli attuali due anni di attesa a nove mesi. Viene previsto inoltre l’obbligo di rivolgersi agli organismi senza scopo di lucro che verranno autorizzati dalla Commissione. Per le famiglie che adottano bambini viene stabilito un nuovo regime di sgravi fiscali. Novità anche sul fronte del sistema dei congedi e dei permessi di lavoro per quanti adottano un bambino all’estero, senza dimenticare i nuovi percorsi di informazione e formazione attivati dagli enti locali.

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