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Adozioni internazionali: a Milano record di richieste

E' di Milano il primato delle coppie (883 negli ultimi 13 mesi) che hanno chiesto l' adozione internazionale di minori. Il consuntivo della presidente Melita Cavallo

di Redazione

E’ di Milano il primato delle coppie (883 negli ultimi 13 mesi) che hanno chiesto l’ adozione internazionale di minori; al secondo posto Venezia (871 coppie) Roma (792), Firenze (679) e Bologna (668). E’ quanto emerge dal rapporto della commissione per le adozioni internazionali istituita presso la presidenza del Consiglio dei ministri. Il consuntivo e’ stato consegnato oggi a Torino dalla presidente della commissione Melita Cavallo ai rappresentanti delle regioni del Centro-Nord. Dal rapporto risulta che dal 16 novembre 2000 al 31 dicembre 2001 i decreti d?idoneità alle adozioni internazionali emessi dai tribunali dei minori sono stati 7.454, compresi quelli relativi a undici coppie residenti all’estero. E’ stato chiesto l’ingresso in Italia di 2.130 minori stranieri, con esito positivo per il 99,9% dei casi (2.127): si tratta soprattutto di bambini dell’Est Europeo, con prevalenza dell’Ucraina (22,5%), Russia (10,5%), Romania (9,3%), Bulgaria (8,8%). Fra le coppie richiedenti, il 92% non ha figli, ma ci sono anche quelle con prole numerosa, cinque famiglia con tre figli e quattro addirittura con quattro. Nell’ incontro di oggi sono state gettate le basi per un coordinamento nelle politiche di formazione e informazione: erano rappresentate dieci regioni del Centro-Nord, tra le quali, ovviamente, il Piemonte, ”la prima – ha ricordato l’ assessore alle Politiche sociali Mariangela Cotto – a istituire un servizio pubblico per le adozioni internazionali, tramite la creazione della Consulta per le adozioni e gli affidamenti e la costituzione di un’ Agenzia regionale. La nostra amministrazione – ha aggiunto – trasferirà ai servizi territoriali un miliardo e cento milioni di lire. Il nostro obiettivo e’ di potenziare l’intervento dei servizi istituzionali a tutela dei bambini in difficoltà, di quelli in presunto stato di abbandono e di quelli dichiarati adottabili”.


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