Welfare

Adozioni: il rimborso per il 2020 sale a 9mila euro

Verrà pubblicato a breve il Decreto per i rimborsi delle spese sostenute per le adozioni concluse nell’anno 2020. Resta l'Isee, aumentano le cifre

di Redazione

Sale a 9mila euro il rimborso per le spese sostenute per l’adozione internazionale dai genitori che abbiano concluso il procedimento nell’anno 2020. La Commissione Adozioni Internazionali conferma per il secondo anno la modalità che aggancia i rimborsi all’ISEE, individuando tre fasce e alzando ulteriorimente le cifre massime rispetto all’anno scorso. Le cifre, già anticipate nei giorni scorsi dal vice-presidente Vincenzo Starita, sono ora ufficializzate da un comunicato della CAI che annuncia come la Ministra Elena Bonetti abbia firmato il Decreto lo scorso 24 giugno, con un rimborso delle spese sostenute per l’adozione internazionale dai genitori adottivi, entrambi residenti sul territorio nazionale, che abbiamo concluso un procedimento di adozione o affidamento preadottivo nell’anno 2020 paria a:

• 1^ fascia ISEE ordinario fino a euro 25.000,00: euro 9.000,00

• 2^ fascia ISEE ordinario da euro 25.000,01 a euro 40.000,00: euro 7.000,00

• 3^ fascia ISEE ordinario oltre euro 40.000,01: euro 5.500,00

All'istanza dovrà essere allegata l'attestazione dell’ISEE ordinario del nucleo familiare in corso di validità; ove questa non sia presente, alla coppia spetterà il rimborso minimo di euro 5.500,00, purché siano rispettati gli altri requisiti previsti dal DM. Ai fini del rimborso andrà allegata all’istanza la certificazione delle spese rilasciata dall’Ente autorizzato cui la coppia ha conferito il mandato: le domande prive di tale certificazione non saranno ritenute ammissibili. L’istanza di rimborso potrà essere presentata successivamente alla registrazione del Decreto Ministeriale da parte della Corte dei Conti e alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e sul sito della CAI, in una finestra temporale di 120 giorni successivi alla pubblicazione del Decreto.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.