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Adozioni: il Coordinamento enti sul “caso” Romania

Sulla vicenda delle 21 coppie bloccate, il CEA ha reso noto che si attiverà nelle sedi opportune al fine di avere concrete risposte sui fatti e sulle procedure di sblocco della situazione

di Benedetta Verrini

Il 24 maggio si è riunito a Roma, per il consueto incontro mensile, il Coordinamento Enti Autorizzati (CEA). All’ordine del giorno le linee guida da perseguire nell’obiettivo comune di migliorare i servizi per l’adozione internazionale offerti alle coppie.
Tra gli argomenti trattati, però, c’è stato anche il problema dell’attuale situazione in Romania.

“In particolare è stato affrontato uno spinoso problema insoluto da anni”, spiega un comunicato del Cifa. “il caso dell’abbinamento di 21 bambini, avvenuto nel 2001/2002 e purtroppo non ancora approdato a nulla, a seguito della nuova legge approvata lo scorso anno, che rende di fatto impossibile l’adozione internazionale di bambini abbandonati da parte di stranieri”.

A questo proposito, sottolinea l’ente autorizzato, “viene spontanea la riflessione per cui il blocco è stato deciso in quest’ultimo periodo a seguito dell’interesse del paese all’ingresso nella Comunità Europea e dunque per una questione legata all’immagine del paese stesso”.

Il presidente del Cifa Gianfranco Arnoletti, portavoce del coordinamento CEA, ha dichiarato: ? E’ inammissibile che per fare apparire pulita la casa si nascondano i mucchi di ?polvere? sotto i tappeti?. Il CEA ha reso noto, a tal proposito, che si attiverà nelle sedi opportune al fine di avere concrete risposte sui fatti e sulle procedure di sblocco della situazione.

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