Mondo

Adozioni: il caso dei bambini bielorussi

Caro lettore / a proposito del dibattito relativo alla riforma delle adozioni

di Riccardo Bonacina

Gentile direttore, le scrivo a proposito del dibattito relativo alla riforma delle adozioni, preannunciata da Vita che seguo sempre con interesse. Sono un?aspirante madre adottiva di due ragazze bielorusse e faccio parte del coordinamento delle famiglie che richiedono di adottare in Bielorussia, che da mesi si confronta a tutti i livelli con le nostre istituzioni (www.adozionibielorussia.135.it). Lei saprà certamente della dolorosa vicenda che vede coinvolti centinaia di bambini e ragazzi bielorussi in stato di abbandono, spesso ospiti periodicamente di famiglie italiane, che non possono più sperare né in un?adozione nel Paese d?origine (hanno quasi tutti superato i nove anni e spesso sono in non buone condizioni di salute), né in Italia, visti i difficili rapporti diplomatici che impediscono al nostro governo di intervenire perché, con un accordo bilaterale, si deroghi alle restrizioni della nuova legge bielorussa e si formalizzino i rapporti affettivi creatisi negli anni tra minori bielorussi e famiglie italiane con i soggiorni di risanamento. In questi anni abbiamo tutti affrontato l?inevitabile trafila dell?idoneità all?adozione internazionale, ottenuta in tempi elefantiaci (anche due anni tra indagini, analisi e documenti da produrre!) e conferito regolare mandato agli enti autorizzati ad operare in Bielorussia, scoprendo poi di doverci inserire in liste d?attesa di anni, a causa della possibilità di ciascun ente di poter presentare non piú di 35 domande l?anno. Intanto i bambini stanno crescendo, alcuni di loro sono alla soglia della maggiore età, ma non hanno ancora smesso di credere alla loro unica chance, perché noi per loro siamo sempre qui, e li vediamo tornare e partire ogni volta col cuore dilaniato ma col sorriso sulle labbra. Noi non vogliamo che muoia la loro speranza, per questo chiediamo di far presto. Le sto scrivendo con il cuore in mano, date spazio anche alla nostra voce pubblicando questa lettera.

Francesca Perinelli, email

Carissima, la posizione del premier bielorusso Lukashenko riguardo le adozioni internazionali è estremamente rigida: è stato lui a chiedere di evitare «l?inquinante contatto con l?estero» dei bambini in soggiorno terapeutico, che li trasforma, a suo dire, in «consumatori elevati al quadrato». Per risolvere la vicenda, la Bicamerale Infanzia ha annunciato una missione in Bielorussia per la fine di settembre che, secondo la presidente Burani, «servirà principalmente a trovare modalità che, tenendo conto delle esigenze della Bielorussia, consentano di perfezionare le tante adozioni sospese». Precisato questo, il nodo della riforma delle adozioni internazionali rimane una questione aperta.

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