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Adozioni: gara di progetti per la sussidiariet

La Commissione per le adozioni internazionali ha approvato un bando destinato agli enti autorizzati, per il finanziamento di tre progetti di sussidiariet

di Benedetta Verrini

La Commissione per le adozioni internazionali ha approvato un bando (GU n. 22 del 26 gennaio 2002), destinato agli enti autorizzati, per il finanziamento di tre progetti di sussidiarietà in Europa orientale, America latina, Asia e Africa. I fondi disponibili sono pari a circa 774mila euro. «L?obiettivo è lo sviluppo della sussidiarietà attraverso il coinvolgimento di tutti i protagonisti del settore» spiega a Vita Maria Teresa Vinci, coordinatrice della segreteria tecnica della Commissione adozioni. Annunciato già la scorsa estate dalla stessa presidente della Commissione adozioni, Melita Cavallo, il finanziamento (un miliardo e mezzo di lire, relativo ai fondi del 2001) per sostenere progetti di sostegno all?infanzia nei Paesi in cui i tassi di abbandono dei minori sono ancora molto elevati, sta per diventare operativo. Gli enti autorizzati hanno 60 giorni di tempo (a partire dalla data di pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale) per presentare i progetti che la Commissione valuterà entro un mese dalla scadenza del termine. Il testo del provvedimento sottolinea il carattere sperimentale dell?esperienza, la prima nel settore, ma certo esprime l?attenzione e l?energia con cui la Commissione si sta muovendo per realizzare uno dei principi-cardine della Convenzione dell?Aja, la sussidiarietà. «Rappresenta l?impegno primario di tutti gli enti autorizzati» spiega la dottoressa Vinci. «Per questo, l?obiettivo della Commissione è promuovere il sostegno all?infanzia nei Paesi d?origine, coinvolgendo anche gli organismi e le risorse locali che lavorano per la prevenzione e la lotta all?abbandono. Inoltre, il bando impone che alla realizzazione di ogni progetto concorrano almeno tre enti autorizzati, per sollecitare la collaborazione tra le organizzazioni che operano in una stessa area geografica». Per ogni singolo progetto dovranno essere indicati gli enti autorizzati partecipanti; le altre organizzazioni di settore che concorrono alla realizzazione; le istituzioni aderenti; l?esatta località dove si intende realizzare il progetto; le amministrazioni dei Paesi stranieri interessati e gli organismi stranieri eventualmente coinvolti; i costi, le risorse umane e i mezzi preventivati e infine i tempi di realizzazione (non superiori, comunque, a due anni). Il periodo di attuazione è il biennio 2002-2003. Ma con quali criteri la Commissione selezionerà i tre progetti? Gli enti dovranno mettere a punto interventi che abbiano come obiettivo la deistituzionalizzazione e l?accoglienza dei minori in affido o in casa famiglia; la lotta al fenomeno dei ?bambini di strada?, attraverso la costituzione di case famiglia o centri di apprendistato per adolescenti; la valorizzazione delle risorse locali e delle istituzioni straniere di settore, «perché al termine del progetto, l?iniziativa attivata deve continuare a camminare con le sue gambe e continuare a dare frutti anche negli anni successivi» spiega la Vinci. Il finanziamento sarà ripartito secondo la complessità e le dimensioni dei singoli progetti. Per garantire un maggiore controllo su di essi, la Commissione ha stabilito che i fondi verranno rilasciato in tre tranches: il 25% dopo tre mesi dall?avvio del progetto, il 50% dopo nove mesi; il rimanente 25% a conclusione delle attività. Ciascuna liquidazione è vincolata alla presentazione di relazioni particolareggiate sulle attività svolte e sugli obiettivi realizzati. E per il futuro? Riguardo al finanziamento di simili iniziative per gli anni prossimi «la Commissione valuterà le disponibilità finanziarie» dice la Vinci, che ribadisce l?impegno dell?autorità centrale italiana a promuovere politiche di sostegno allo sviluppo in grado di prevenire sempre più il fenomeno dell?abbandono. Ecco cosa prevede il bando Destinatari: tutti gli enti autorizzati (al 31 dicembre 2001) ai sensi della l. 476/98. Per la realizzazione devono concorrere almeno in tre Finanziamento: 774.685, 35 euro (pari a 1 miliardo e mezzo di lire) Periodo d?intervento: Anni 2002-2003 Aree: Europa orientale, America latina, Asia e Africa Obiettivi: Deistituzionalizzazione dei minori e accoglienza in affidamento o in casa famiglia; riduzione del fenomeno dei ?bambini di strada?; valorizzazione delle risorse locali e delle istituzioni del Paese d?origine per assicurare il proseguimento dell?iniziativa Da inviare: a Commissione per le adozioni internazionali, v. Fornovo, 8/Pal. A – 00192 Roma entro 60 dalla pubblicazione in GU


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