Mondo
Adozioni: firmato il protocollo con la Bielorussia
La Cai ha firmato il protocollo con Minsk che consente lo sblocco delle adozioni. Ruzzante: "Gioia immensa per 600 famiglie e i loro bambini"
Via libera per le adozioni dei bambini provenienti dalla Bielorussia, sospese da oltre un anno. E’ stato infatti firmato oggi a Minsk il protocollo di collaborazione fra Italia e Bielorussia sulle adozioni internazionali.
Il documento e’ stato siglato per la parte bielorussa dal Ministro dell’Istruzione Radkov, per la parte italiana dalla Presidente della Commissione Adozioni Internazionali Roberta Capponi e dall’Ambasciatore Giuseppe Panocchia per il Ministero degli Affari Esteri.
Con la firma del Protocollo potranno riprendere le adozioni internazionali dalla Bielorussia, sospese da oltre un anno.
Nel documento si afferma che saranno esaminate entro il 1 marzo 2006 le 150 pratiche di adozioni gia’ depositate e pendenti presso il Centro Adozioni di Minsk, ”nel primario interessere della tutela dei minori e tenendo conto dei rapporti affettivi che si sono sviluppati fra i bambini bielorussi e le famiglie italiane”.
”Con questa firma”, commenta il Ministro per le Pari Opportunita’ Stefania Prestigiacomo, che ha la delega del governo in materia di adozioni internazionali, “si pone fine ad una lunga trattativa che e’ stata seguita con trepidazione da centinaia di famiglie italiane. Il testo concordato va incontro alle esigenze prospettate sia da parte italiana che bielorussa e potra’ riavviare, sotto nuovi e positivi auspici ed in un ritrovato clima di collaborazione, le adozioni di minori bielorussi”.
Il testo, pertanto, permette di sbloccare le procedure rimaste sospese per circa 450 famiglie, più la revisione delle 150 pratiche di adozione già avanzate e rimaste “congelate” in seguito alla chiusura delle adozioni da parte di Minsk. “E’ un giorno di immensa gioia per tutti, famiglie, bambini, associazioni e operatori”, spiega a Vita l’onorevole Piero Ruzzante (Ds), che oltre ad aver fatto parte della delegazione della Bicamerale Infanzia che aveva steso il primo “ponte” per la felice conclusione della vicenda, si trovava anche nella condizione di “papà in attesa”. “Messe da parte tutte le polemiche delle settimane precedenti”, prosegue, “Ora spero che si possa collaborare al massimo per rendere questo protocollo operativo nel più breve tempo possibile”.
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