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Adozione internazionale: idoneità pazze
Ai.Bi. presenta un esposto al Tribunale per i minorenni di Milano
di AiBi
Così si è pronunciato il Tribunale per i Minorenni di Milano: i coniugi sono idonei all’adozione internazionale di un minore “di sesso maschile”.
Ancora una volta gli aspiranti genitori adottivi vengono costretti a scegliersi un figlio ideale con le caratteristiche che più rispondono alle “sensazioni” dei giudici.
Dopo lo scandalo del TM di Ancona che aveva rilasciato un decreto di idoneità per un minore purché “non di colore”, dopo il caso del TM di Roma che aveva riconosciuto idonei dei genitori per un bambino “di provenienza e tratti somatici indoeuropei”, adesso è il turno di Milano.
Il Tribunale lombardo ha scelto per i futuri genitori adottivi un figlio “compatibile con le loro caratteristiche psicologiche”: in altri termini un forzato ed improprio adeguamento del bambino alle presunte esigenze della coppia.
Ai.Bi., sconcertata dall’ennesima violazione del «diritto del minore a vivere, crescere ed essere educato nell’ambito di una famiglia senza distinzione di sesso, di etnia, di età, di lingua, di religione…», recentemente ribadito dal Parlamento italiano, ha presentato oggi un esposto alla Procura della Repubblica del Tribunale per i Minorenni di Milano.
Il sospetto di un abuso d’ufficio da parte della nostra Magistratura non può pesare su tutti i bambini che, in questo momento, sono rinchiusi in un istituto o abbandonati su una strada in attesa di essere accolti -per come sono e senza alcuna condizione- in una famiglia.
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