Famiglia
Adolescenti: se lo smartphone ci fa più paura della povertà
In occasione della prima Giornata nazionale dell'ascolto dei minori, Con i bambini presenta dei dati inediti sulle principali preoccupazioni degli adulti per gli adolescenti. L'83% pensa che gli smartphone siano la prima emergenza, contro il 47% che è preoccupato per l'incremento della povertà assoluta. I ragazzi? Sono più ottimisti: tra dieci anni immaginano che non avranno più paure

Non ho più paura. È questa la sintesi delle “cartoline dal futuro” che gli adolescenti di oggi hanno inviato all’impresa sociale Con i Bambini immaginandosi tra dieci anni, nel 2035. La parola “paura” – al singolare o al plurale – ricorre ben 26 volte nella raccolta curata dall’artista Claudio Beorchia, titolata “Nessuna paura sono un uragano”. Una sorta di grande chat virtuale dal futuro nata proprio da un confronto aperto con i ragazzi che hanno inviato 600 cartoline in risposta alla campagna “Non sono emergenza”, per riempire la realtà con i loro sogni e speranze.
Non ho più paura di rimanere da sola, Ho meno paura, Ho superato le mie paure, Non ho paura di fallire, Non ho più paura di amare, Non mi sento più sbagliata, Sto meglio, Ho fatto pace con me stesso. Queste le frasi scritte dai ragazzi. Non a caso proprio alla vigilia della prima Giornata nazionale dell’ascolto dei minori che si celebra il 9 aprile Con i Bambini ha dato il via al più grande cantiere educativo in Italia sul benessere psicologico degli adolescenti: 51 i progetti selezionati con il Bando BenEssere, sostenuti con 30 milioni di euro, che coinvolgono oltre 800 partner tra scuole, enti del Terzo settore, enti pubblici, scuole secondarie di I e II grado, servizi sanitari, imprese e altri enti privati. Saranno 38mila i ragazzi e le ragazze coinvolte.

Tutti i progetti garantiscono la prossimità dell’aggancio degli adolescenti nei contesti di vita quotidiana, per favorire l’emersione di potenziali casi di disagio e promuovere una presa in carico tempestiva e precoce di tipo comunitario. L’attenzione al benessere psicologico e la necessità di un ascolto attivo degli adolescenti, già evidente da anni ed esploso con il Covid, emergono con forza anche dai dati e dalle testimonianze dirette di ragazzi e ragazze nell’ambito della campagna “Non sono emergenza”, promossa da Con i Bambini nell’ambito del Fondo che accompagna il cantiere educativo del Bando BenEssere. «Per affrontare queste grandi sfide e ridare centralità ai giovani è indispensabile prestare loro ascolto, imparare ad ascoltare, dare fiducia e favorire il loro protagonismo. Con la campagna “Non sono emergenza” abbiamo fatto luce sul fenomeno del disagio adolescenziale partendo proprio dall’ascolto e dalla promozione del loro protagonismo», afferma Marco Rossi-Doria, presidente dell’impresa sociale Con i Bambini.

Se gli adolescenti di oggi si guardano dal 2035 con un relativo ottimismo, i dati inediti dell’indagine realizzata da Demopolis per Con i Bambini fotografano invece un’Italia preoccupata sul futuro degli adolescenti e dai rischi che riguardano. La principale preoccupazione degli italiani sugli adolescenti riguarda la dipendenza da internet, smartphone e tablet; ne è preoccupato l’83% contro il 66% del 2019. Al secondo posto ci sono la diffusione della violenza giovanile e delle baby gang, che preoccupano il 75% degli italiani.

Spaventano anche gli episodi di bullismo o cyberbullismo (72%), con un incremento di 11 punti in cinque anni (dal 61% al 72%), ed il consumo di alcol e droga (67%): quest’ultimo dato presenta il più marcato trend in crescita dal 2019, con un incremento di 21 punti dal 46% del 2019. In questo contesto, il 62% degli intervistati, pensando a bambini e ragazzi, ritiene preoccupante lo scarso apprendimento scolastico; il 59% teme per l’impoverimento del linguaggio. Solo il 47% è preoccupato dall’incremento della povertà materiale di molte famiglie e il 37% per fenomeni di isolamento ed emarginazione.
Dati che mostrano quanto pesa sulla percezione della realtà lo storytelling che ne facciamo: sono infatti 1,29 milioni i minori in povertà assoluta, ovvero il 13,8% del totale. Se guardiamo alla popolazione totale, la quota in povertà assoluta si ferma al 9,7% della popolazione. Nel 2019, la povertà assoluta in Italia colpiva l’11,4% dei minori.

La ricerca Demopolis-Con i Bambini ha effettuato specifici focus di indagine anche tra i genitori con figli fra i 14 ed i 17 anni. Qui la principale preoccupazione (quasi 8 genitori su 10) è il loro futuro, seguito dalla salute mentale e fisica dei figli (64%). Poco più della metà segnala la “dipendenza da smartphone” (56%) contro l’83% del campione generale degli adulti italiani.
Foto di Mircea Iancu da Pixabay
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