Adiconsum: si dimette il presidente Pietro Giordano

La voce girava da tempo. Più che una classica voce di corridoio, però, mai come in questo caso si trattava di una voce dal basso, dai territori. Siamo testimoni diretti di tante prese di posizione, di lettere, di email di dirigenti e associati di Adiconsum che si dicevano sconcertati dopo che la storica e meritoria associazione di consumatori, presieduta da Pietro Giordano, si era trovata immischiata in un bel pasticcio.

Il Presidente nazionale Pietro Giordano aveva messo nero su bianco la propria firma su un accordo – mai reso pubblico nelle sue clausole e alle nostre richieste Giordano ha risposto con diffide legali e lettere di avvocati – con la multinazionale dell'azzardo online Unibet.

Proprio qui su Vita avevamo segnalato da subito che l'accordo non era solo inopportuno, ma anche al limite (leggi la nostra denuncia). Al limite di che cosa non sta a noi dirlo. Resta il fatto che Adiconsum è associazione titolata alla gestione del Fondo Nazionale Antiusura del Mef e rientra fra le associazioni a difesa dei consumatori riconosciute dal Ministero dello Sviluppo economico. Detto in altri termini: non può avere rapporti di sponsorizzazione diretta o indiretta con aziende. Tanto meno del comparto azzardo. Il caso da noi sollevato arrivo anche in Parlamento con un'interrogazione Parlamentare (qui)

Oggi, dopo un mese e passa di silenzio e mail di diffida extragiudiziaria inviateci dai legali di Giordano, che si è sottratto alle nostre semplici e garbate domande (leggi le nostre domande), è arrivata la notizia: le dimissioni da presidente di Adiconsum, Pietro Giordano. Un fulmine a ciel sereno, dopo tanta tempesta. Ne dà notizia un laconico Comunicato della stessa Associazione: “Nella giornata di oggi il Presidente Nazionale di Adiconsum Pietro Giordano ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico per motivi di salute.
Lo stesso ha nominato quale Presidente pro tempore con poteri ordinari e straordinari Walter Meazza”.

Negli ultimi tempi, pare fossero sorti molti problemo nel rapporto tra l’Associazione e il sindacato a cui fa riferimento, la Cisl, a causa dell’accordo con una società specializzata nel gioco d’azzardo online Unibet. In quell’occasione, la Cisl aveva preso le distanze dall’accordo chiedendone la rescissione (leggi).

Si chiude così una pagina, a nostro avviso particolarmente grigia nella storia del consumerismo italiano, che nella sua base ha però mostrato di essere vivo e capace di discernere su temi delicatissimi quali l'azzardo di massa, ben più di certe supposte élite.