Adesso sali in cattedra

Hai detto di aver vinto molto come atleta ma che «non sono queste le grandi imprese. Ogni disabile deve saper valorizzare la vita, la normalità, la quotidianità». Questo l?hai chiamato «saper vivere con lo spirito giusto». Forse partendo dalla formazione degli allenatori, dei dirigenti e insistendo con i giovani affinché non traducano lo sport solo nella dimensione di protagonismo potremo pazientemente risanare, nei tempi medio-lunghi, un ambiente sportivo intossicato. A te Luca trasformare la carrozzina in cattedra.