Non profit

Adecco: una Fondazione per avviare al lavoro chi è fuori mercato

"Si diffonde l'idea che il lavoro interinale può essere uno strumento di inclusione sociale per le categorie deboli"

di Barbara Fabiani

Saranno le agenzie di lavoro interinale quelle che riusciranno ad aprire le porte del mondo del lavoro alle categorie più deboli? Su questa chance è pronta a scommettere la ?Fondazione Adecco per le Pari Opportunità?. Presentata oggi a Roma, la Fondazione vuole essere uno spazio in cui domanda e offerta verranno messe in dialogo attraverso specifici progetti di formazione professionale. Figlia del Gruppo Adecco, una delle maggiori società mondiali in Risorse Umane e Lavoro temporaneo, ( con 500 filiali in Italia e che nel 2000 ha creato e offerto lavoro a oltre 160mila persone), la fondazione è sorella di una uguale esperienza avviata con successo in Spagna nel 1997. La strategia della ?Fondazione Adecco per le Pari Opportunità? si basa sulla messa a punto di progetti di formazione professionale avviati attraverso convenzioni con Istituti ed Enti pubblici, aziende, altre fondazioni e associazioni e federazioni. A questo proposito sono state avviate delle convenzioni con UILDM, Ente nazionali sordi e ANFFAS. E? evidente che la sinergia con il Gruppo Adecco riguarda l?inserimento lavorativo che segue l?intervento formativo. Al momento sono in via di definizione corsi per i ruoli di ?data entry?, operatore su pc, centralinista, receptionist, addetto segreteria, aiuto contabile, magazziniere. I soggetti destinatari delle strategie di inserimento della Fondazione sono i disabili, le donne sole con carichi familiari, gli over 40 che una volta usciti dal mercato, specie le ?vittime? delle ristrutturazioni aziendali, hanno grandi difficoltà a trovare chi dia loro una seconda occasione, i disoccupati di lunga durata, e gli atleti che hanno terminato la carriera agonista. Questi ultimi verranno seguiti con un programma speciale, denominato Master 2000, realizzato in collaborazione con il Coni e che al momento coinvolge 350 ex atleti e 140 che si sono detti disponibili a fine carriera sportiva, inoltre 110 hanno già trovato un reinserimento. Un?attenzione particolare verrà rivolta ai disabili, in particolare cercando di sfruttare al meglio quanto previsto dalla legge 68/99 sul collocamento speciale. Nel 2000, senza che la società avesse un qualche progetto mirato su questa categoria sono stati 53 i disabili a cui la Adecco ha trovato un lavoro con contratto temporaneo, e sono 350 curricula inseriti nella banca dati; l?obiettivo della Fondazione e di Adecco è di trovare un contratto interinale a ulteriori 100 disabili nel 2001. Se effettivamente il lavoro in affitto diventerà uno strumento di inclusione sociale dipenderà ? oltre che dalla effettiva capacità delle agenzie di intermediazione di mettere in contatto domanda e offerta – anche da due fattori più generali, che oggi stanno dando segnali positivi: la tendenza delle aziende a utilizzare l?interinale come primo passo prima dell?assunzione a tempo indeterminato (oggi il 25% dei lavorato che parte con un contratto a tempo dopo un anno approda ad un ?lavoro fisso?), altrettanto importante è che si sviluppi adeguatamente l?offerta di lavoro in modo che se non stabilmente almeno si lavori con continuità. Oltre alla formazione professionale la ?Fondazione Adecco per le Pari Opportunità? prevede di realizzare conferenze e studi riguardo i problemi delle categorie deboli nel loro rapporto con il mondo del lavoro. Informazioni su come essere inseriti nei programmi di formazione della Fondazione si ottengono al numero verde: 800-000067


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