Sostenibilità

Addio a King, il padre dello sviluppo sostenibile

L'ecologista britannico è morto a Londra all'età di 98 anni

di Redazione

Il chimico ed ecologista britannico Alexander King, pioniere dello sviluppo sostenibile e fondatore del Club di Roma insieme a Aurelio Peccei, e’ morto a Londra all’eta’ di 98 anni. Lo ha annunciato oggi la sua famiglia, a funerali avvenuti, attraverso la stampa inglese. Ex responsabile della politica scientifica dell’Ocse, King, dopo la morte di Peccei nel 1984, prese la guida del Club di Roma.

King ha raccontato la sua vita nel libro ”Let the Cat Turn Round: One Man’s Traverse of the Twentieth Century (2006), in corso di traduzione in italiano, e ha illustrato le sue idee sullo sviluppo economico, sociale e ambientale in vari libri, tra i quali ”Scienza e politica: lo stimolo internazionale” (1974), ”Lo stato del Pianeta” (1976) e ”La prima rivoluzione globale” (1989). Nell’aprile del 1968, sull’onda di un crescente interesse per l’ambiente umano e naturale, King e Peccei fondarono il Club di Roma, presso l’Accademia dei Lincei, con l’obiettivo di un approccio globale ai problemi del Pianeta.

Ed e’ del 1972 il primo ”Rapporto del Club di Roma”, dal titolo ”I limiti dello sviluppo”, fondato sulla teoria della dinamica dei sistemi di Jay Forrester del Mit di Boston, che tentava un’analisi quantitativa delle interconnessioni tra crescita della popolazione, diminuzione delle risorse naturali, impatto dell’innovazione tecnologica e dello sviluppo urbano. Fu uno studio che fece epoca pur non essendo immune – come i decenni successivi hanno dimostrato – di errori di prospettiva e di valutazione. Il libro curato da King e Peccei vendette 12 milioni di copie e fu tradotto in 37 lingue. Scienziato carismatico, alto funzionario dello Stato inglese e pioniere dell’ecologismo, Alexander King e’ stato negli anni Settanta uno dei guru del nuovo pensiero sul ruolo della scienza nel dibattito dell’opinione pubblica. Dopo gli studi al Royal College of Science, si laureo’ in chimica e quindi inizio’ la carriera accademica e in seguito divenne assistente di diversi ministri inglese della Ricerca scientifica.

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