Salute

Addio a Cavazza, presidente di Sigma-Tau

E' scomparso all’età di 77 anni l’imprenditore Claudio Cavazza, fondatore e presidente del Gruppo farmaceutico Sigma-Tau

di Redazione

 «Ha lasciato un vuoto incolmabile nella sua famiglia, in tutti i dipendenti del Gruppo Sigma-Tau da lui fondato nel 1957, e in quanti nel mondo dell’impresa avevano lavorato e collaborato con lui»,  fa sapere in una nota l’azienda.

Claudio Cavazza, dopo la laurea in Chimica Farmaceutica, ha frequentato per qualche tempo la cattedra del professor Noris Siliprandi, Ordinario di Biochimica presso l’Università di Padova, ma scelse presto di dedicarsi all’attività imprenditoriale. Il decollo della sua attività come imprenditore del settore farmaceutico avvenne a metà degli anni sessanta grazie al lancio di Rekord B12, che diventò presto uno dei farmaci più venduti in Italia e non solo.

Altro passaggio fondamentale nella storia del Gruppo Sigma-Tau è stata la scelta, dovuta alla passione e determinazione di Claudio Cavazza di orientare gran parte delle risorse economiche-finanziarie dedicate alla ricerca scientifica per lo studio del metabolismo e delle carnitine, sostanze di origine naturale, endogene e prive di effetti collaterali, che intervengono nei processi che consentono alla cellula di ricavare le proprie fonti energetiche.

Nel corso degli anni il Gruppo Sigma-Tau ha ampliato la propria presenza nello scenario internazionale con filiali nei principali Paesi europei: Francia, Svizzera, Olanda, Belgio, Portogallo, Germania, Regno Unito, India e con due stabilimenti produttivi negli Stati Uniti e Spagna.

Il Gruppo Sigma-Tau occupa oltre 2.400 dipendenti, di cui 400 sono
ricercatori coinvolti nei più avanzati settori della ricerca nazionale e mondiale nella quale reinveste il 16% del suo fatturato.

Claudio Cavazza è stato Presidente di Farmindustria (Associazione delle Industrie Farmaceutiche Italiane) dal 1986 al 1992. È stato membro del Comitato di Presidenza di Confindustria per poi essere chiamato a far parte del Comitato Tecnico “Education” di Confindustria e dello Steering Committee costituito dalla Commissione Sanità di Confindustria.

Nel gennaio 2008 è stato nominato responsabile del Progetto di Innovazione Industriale “Nuove Tecnologie della Vita” nell’ambito del Ministero dello Sviluppo Economico. È membro del Board di EFPIA (Associazione delle Industrie Farmaceutiche Europee), di cui è stato Vice Presidente dal 1992 al 1994. È inoltre membro del Consiglio di IFPMA(International Federation of Pharmaceutical Manufacturers Association).

Nel 1987 è stato nominato Cavaliere del Lavoro. Nel 2005 l’Università di Genova gli ha conferito la Laurea Honoris Causa in Medicina. Ha ricevuto dalla LUSTICO – Libera Università degli Studi Internazionali la Laurea Honoris Causa in Strategie Internazionali d’Impresa. A riconoscimento del suo impegno negli Stati Uniti in attività di ricerca e sviluppo nel settore delle malattie rare, la Contea del Maryland ha istituito nel 1995 il premio Claudio Cavazza Science Award.

Nel giugno del 2005 gli è stato assegnato il premio Pharma-Finance 2005 per le biotecnologie e nel dicembre 2009 gli è stato conferito il titolo di Socio Benemerito dell’Associazione Italiana Sindrome X Fragile Onlus per
l’impegno dimostrato nei confronti delle persone affette da tale sindrome
Con Claudio Cavazza nasce nel 1986 la Fondazione Sigma-Tau voluta per introdurre nella progettualità imprenditoriale e nella medicina i concetti di globalità e complessità delle scienze umanistiche, per promuovere il dibattito accademico e culturale e favorire il progresso scientifico. Fonda nel 1988 la casa editrice Sigma-tau e con essa realizza la rivistascientifica Sfera, un progetto editoriale di 43 fascicoli pubblicati dal 1988 al 1995, che ha ricevuto due premi, il Galileo, in Italia, nel 1989 e il Prix Camerà a Parigi, nel 1991.

Claudio Cavazza nel corso della sua vita , oltre al lavoro e allo sviluppo della Sigma Tau, ha coltivato altre due grandi passioni: l’arte in tutti i suoi aspetti e il Jazz che lo ha accompagnato come una sorte di colonna sonora per tutta la sua esistenza.

Qui a Vita lo ricordiamo per la sua capacità di innovazione e la sua etica della responsabilità nel persorso industriale.


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