Welfare

Ad aprile 210mila nuovi contratti, oltre 48mila indeterminati

Il Jobs Act di Renzi sembra funzionare. Lo rileva il ministero del Lavoro nell’indagine sulla dinamica dei contratti. Aprile è il primo mese completo nel quale i nuovi assunti hanno le nuove regole sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.

di Redazione

Nel mese di aprile 2015 ammontano a 210 mila le attivazioni di nuovi contratti di lavoro al netto delle cessazioni. In particolare, sono 756.926 i nuovi contratti stipulati contro 546.382 cessazioni. Quelli a tempo indeterminato ammontano, sempre ad aprile e al netto delle cessazioni, a 48.536 mentre quelli a termine a 147.125. L'apprendistato a 4.807 attivazioni e 2.013 le collaborazioni. Lo si legge nel Rapporto del ministero del Lavoro.

Rispetto all'aprile 2014, invece, i saldi delle differenze tra attivazioni e cessazioni, registrano complessivamente oltre 7mila contratti in più. Sotto il solo profilo attivazioni, inoltre, il confronto con lo stesso mese del 2014 evidenzia come ci sia una crescita dei contratti a tempo indeterminato che salgono dal 15,7% (112.839) al 22,7% (171.515) mentre calano vistosamente i contratti a tempo determinato che passano dal 66,3% (476.053) dello scorso anno al 62,8%(475.273). Egualmente per l'apprendistato che passa dal 3,4% del l'aprile 2014 al 2,4% del 2015 e delle collaborazioni che scendono dal 6,7% (47.946) al 5,1% (38.632). In leggera flessione anche tutti gli altri contratti, dall'inserimento all'intermittente che passano dal 7,9% nello scorso anno al 7% di quest'anno.


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