Cultura

“Ad Alta Voce” con le parole per l’Italia

La manifestazione ideata da Coop Adriatica torna a ottobre a Bologna, Venezie e Cesena

di Redazione

Torna a ottobre “Ad Alta Voce”, la manifestazione nata nel 2001 a Bologna (nel 2002 estesasi a Venezia e nel 2005 a Cesena) e che quest’anno ha come tema guida le “Parole per l’Italia”. “Ad Alta Voce”, la manifestazione che apre luoghi insoliti della città alla cultura e alle letture, celebra il 150° dell’Unità del Paese. Il primo ottobre a Venezia, l’8 ottobre a Bologna e a Cesena, nelle stazioni o nelle piazze, nelle carceri o nelle case di riposo, al parco o su un traghetto, si potranno ascoltare scrittori e poeti, artisti e testimoni dell’impegno civile leggere pagine dedicate all’Italia.
Tra i partecipanti di questa edizione gli scrittori Simonetta Agnello Hornby, Silvia Avallone, Carlo Lucarelli, Grazia Verasani, la “jena” Marco Berry, i giornalisti Maria Luisa Busi, Antonio Caprarica, Aldo Cazzullo, Sergio Rizzo e Paolo Rumiz, il magistrato Giuseppe Ayala, il costituzionalista Valerio Onida, e poi don Vinicio Albanesi, Nando Dalla Chiesa, gli attori Chiara Caselli, Roberto Citran, David Riondino. Giuliano Amato, presidente del comitato per le celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia, ha inviato una video-lettera, che sarà proiettata negli appuntamenti finali di Venezia e Bologna.

Legati al tema dell’Unità anche i luoghi nei quali si svolgeranno le letture: molti quelli delle istituzioni, come le sedi dei Comuni, la Prefettura, la Banca d’Italia, la Camera di Commercio. Insieme a questi, alcuni spazi caratteristici o di prestigio delle città – il vaporetto e il “trabacolo” a Venezia, Palazzo dall’Armi Marescalchi a Bologna, Palazzo del Ridotto a Cesena – e alcuni luoghi del disagio, come le carceri o alcune case di riposo, dove le letture saranno chiuse al pubblico. “Ad alta voce” promuove infatti l’attività di Ausilio per la cultura, con la quale soci volontari di Coop Adriatica consegnano a anziani, disabili, detenuti e in generale a chi non può accedere alla cultura, libri e materiali multimediali presi in prestito dal sistema bibliotecario.

In occasione dell’edizione 2011, “Ad alta voce” ha lanciato in aprile anche il gioco collettivo online “Parole per l’Italia” per costruire il vocabolario dell’Italia che verrà, invitando le persone a inviare una parola-chiave che rappresenta il nostro Paese con la motivazione della propria scelta. Una selezione delle parole arrivate entro luglio, tra le quali molte di autori noti, come il poeta Roberto Roversi, lo scrittore Giancarlo De Cataldo, l’attore Alessandro Bergonzoni, sarà pubblicata in un libretto che sarà distribuito al pubblico di “Ad alta voce” durante le letture. Si può ancora partecipare al gioco, fino a dicembre, collegandosi al sito.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.