Mondo

ActionAid, iniziata la partita Italia-Brasile contro la povertà

Parte la campagna, presente anche su Unomattina estate, che vuole garantire educazione e sicurezza ad almeno mille bambini nel mondo entro la finale dei mondiali in Brasile. Alla Convention dell'ong il ministro Mogherini rilancia: "bisogna investire sulla cooperazione, l'Italia può giocare un ruolo fondamentale"

di Redazione

In contemporanea con i Mondiali di calcio, ActionAid scende in campo per giocare “Italia – Brasile. La partita contro la povertà”. Per dire a tutti che con lo sport è possibile vincere fame, povertà ed esclusione sociale, l'ong lancia l’iniziativa “Fai goal contro la povertà. Per i sogni di 1000 bambini nel mondo. Vinci questa partita con noi”. Si tratta di una gara di solidarietà e un’azione concreta dal forte impatto visivo per coinvolgere tutti a raggiungere un obiettivo importante: dare entro il 12 luglio, data della finale dei Mondiali a Rio de Janeiro, un futuro di educazione e sicurezza per mille bambini in tutto il mondo.

L’evento si inserisce all’interno dell’iniziativa triennale “Dai Mondiali di calcio 2014 alle Olimpiadi 2016, insieme per combattere fame e povertà”, un progetto di ActionAid che vede al centro lo sport, inteso come strumento di riscatto sociale e di integrazione per sensibilizzare sul tema del diritto al cibo e sulla povertà in Brasile, Paese protagonista degli eventi sportivi  più significativi dei prossimi 3 anni. Una sfida che si articolerà lungo tre grandi eventi, i Mondiali di Calcio 2014, l’EXPO 2015 e i Giochi Olimpici Estivi di Rio 2016 e che vede uniti nella lotta alla povertà i grandi protagonisti del mondo dello sport. 

Scendono in campo, accanto ad ActionAid Italia, tra gli altri, Adriano Campolina, direttore ActionAid International, Jorge Romano direttore ActionAid Brasile e volti noti del mondo dello sport e dei media tra cui Federica Balestrieri del TG1 e Roberto Bagazzoli speaker di Radio Reporter. L'occasionde del lancio dell'iniziativa la Convention annuale che si è tenuta sabato 14 giugno a Milano, dove è intervenutco con un videomessaggio il presidente del Coni, Giovanni Malagò, mentre era presente il ministro degli Affari Esteri, Federica Mogherini, che in tema di cooperazione ha sottolineato:"Le risorse per l’aiuto pubblico allo sviluppo sono un valore in sé e farò tutto quello che potrò per aumentare i fondi, è questioni di interesse nazionale a noi serve un mondo più giusto e più stabile, bisogna investire. L’Italia può giocare un ruolo intanto nello stanziamento dei fondi, poi per le politiche Ue e globali è felice la congiunzione della presidenza Ue con Expo e con la discussione dell’agenda post 2015 all’Onu".

Il Brasile nonostante la costante crescita, registra ancora 16 milioni di poveri assoluti, rimanendo uno dei Paesi più disuguali del mondo. Soltanto l’1% della popolazione possiede campi coltivabili. Quattro milioni di famiglie sono senza terra. Il 60% delle famiglie contadine del Nord Est del Brasile guadagna meno di 2 dollari al giorno, restando al limite della sopravvivenza. Gli ospedali pubblici sono spesso inaccessibili, mentre i pochi centri sanitari, dislocati nelle favelas, non hanno personale qualificato per garantire i servizi di base. 14 milioni di adulti non sanno leggere né scrivere, 1 bambino su 10 non ha accesso all’istruzione.

“ ‘Lo sport ha il potere di cambiare il mondo' diceva Nelson Mandela e oggi dobbiamo giocare la partita più importante, quella contro la povertà. Con questo progetto ActionAid vuole dare spazio all'altra faccia del Brasile, quella che i riflettori dei Mondiali di calcio forse non inquadreranno; far conoscere le storie, le vite, le comunità dei paesi in cui lavora e dare un futuro di istruzione e diritti ai bambini e alle famiglie delle comunità più povere. Anche in Italia lo sport ci sta aiutando a trovare un terreno comune su cui coinvolgere i cittadini nelle grandi sfide che si giocano fuori dai campi di calcio. Abbiamo bisogno di compagni di squadra che ci credano davvero: contro fame e povertà possiamo vincere" dichiara il Segretario generale di ActionAid Italia, Marco De Ponte.

Nel progetto saranno coinvolti in modo diretto complessivamente 700 bambini tra i 7 e 15 anni; genitori e famiglie parteciperanno ad alcuni workshop, per un totale di circa 2.200 persone. Attraverso la creazione di classi doposcuola e l’organizzazione di attività sportive i bambini e gli adolescenti della comunità della favela di Heliopolis (San Paolo) avranno finalmente un’alternativa alla vita di strada. Grazie al lavoro di ActionAid Italia e ActionAid Brasile, realizzato prevalentemente con il sostegno a distanza, in meno di 15 anni, circa 300mila persone di mille comunità in sette Stati hanno beneficiato delle attività messe in campo in difesa delle donne, della sicurezza alimentare, dell’educazione e della partecipazione democratica.

ActionAid Italia e ActionAid Brasile lanciano anche una campagna televisiva di sensibilizzazione congiunta contro povertà e fame. Circolerà sui mezzi di comunicazione: insisterà sull’importanza dello sport come mezzo per sconfiggere fame e povertà e chiederà il sostegno dell’opinione pubblica. ActionAid lotta contro fame, ingiustizia e povertà utilizzando i valori positivi dello sport, che contribuisce alla socialità e all’inclusione, favorendo il benessere, l’etica e la meritocrazia. In Italia è iniziata in questi giorni la collaborazione con Unomattina estate, dove viene mandata in onda una docufiction tematica.

I partner del progetto sono: Ambasciata del Brasile in Italia, Associazione Italiana Cultura e Sport, CONI, Federazione italiana di Atletica Leggera, Federazione Ciclistica Italiana, Federazione Italiana Giuoco Calcio, Federazione Italiana Nuoto, Federazione Italiana Pallavolo, Federazione Italiana Rugby (6 Nazioni), Federazione Ginnastica d’Italia, Federazione Italiana Canottaggio, Unione Italiana Sport per Tutti hanno patrocinato o sostenuto il progetto sportivo di ActionAid fino al 2016.


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