Cultura

Action Aid brevetta le patatine fritte

Azione dimostrativa dell'associazione inglese contro la follia dei brevetti sul cibo

di Barbara Fabiani

Le famose “Chips”, vero fondamento dell’arte culinaria britannica, potrebbero diventare una proprietà di ActionAid. L’associazione inglese, nota per il suo impegno a favore dell’infanza, ha avviato la pratica di brevetto per la varietà “pattatine fritte salate” come provocazione contro il diffondersi della filosofia della “patente” su qualsiasi prodotto. Basta poco, infatti, perché un brevetto venga rilasciato. E’ sufficiente dimostrare di aver aggiunto anche una sola nuova caratteristica a un prodotto già esistente. Da un punto di vista formale la pratica di ActionAid non ha trovato ostacoli presso l’ufficio brevetti inglese, la documentazione è perfettamente valida e, secondo il registro, verrà esaminata nel 2006. Ciò potrebbe portare all’associazione un guadagno di circa un milione e 600mila euro. Simili brevetti sono stati già accordati a grandi aziende per il riso basmati, la soia, frumento e il granoturco. Infatti il costo della licenza che i venditori di “fish and chips” dovrebbero chiedere ad Action Aid potrebbe arrivare fino a 150 euro. Cosa che inevitabilmente farebbe lievitare il prezzo del prodotto mettendo in crisi oltre 9000 venditori inglesi, i quali potranno essere perseguiti se si rifiuteranno i pagare. “Ovviamente la nostra organizzazione non userà il brevetto, se accordato, per nessun scopo commerciale – ha garantito Sail Shetty, direttore di Action Aid in Gran Bretagna. “L’intenzione è di dimostrare l’assurdità degli accordi che regolano i brevetti a livello internazionale”.


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