Volontariato

Acnur: appello per 25 milioni di sfollati

A differenza dei rifugiati, gli sfollati non varcano un confine internazionale ma restano all'interno del loro Paese natale. Ma hanno bisogno di aiuto

di Gabriella Meroni

Ruud Lubbers, Alto Commissario dell’Onu per i rifugiati, ha lanciato un appello per gli sfollati disseminati sul nostro pianeta che, secondo stime autorevoli, oscillano tra i 20 e i 25 milioni di unità. Si tratta di gente costretta ad abbandonare le case, i villaggi o le città in cui vivono a causa di guerre, persecuzioni, catastrofi naturali.

A differenza dei rifugiati, gli sfollati non varcano un confine internazionale ma restano all’interno del loro Paese natale. Nel corso di una conferenza internazionale sul tema degli sfollati ad Oslo, il numero uno dell?Acnur (Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati) ha definito i punti che dovrebbero caratterizzare un più incisivo e ordinato impegno mondiale a favore di questa umanità dolente, soprattutto vecchi, donne e bambini. Per essere efficace, secondo Lubbers, l’intervento dell?Acnur nelle crisi che generano sfollati, necessita dell?applicazione di tre presupposti fondamentali: l’autorizzazione formale del Segretario generale dell’Onu – attraverso l’Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) -, il consenso dello Stato interessato e la disponibilità di adeguate risorse finanziarie. Pur sottolineando la responsabilità degli Stati interessati, Lubbers ha sottolineato l?esigenza di costituire un sistema chiaro di attribuzione dei ruoli tra tutte le agenzie umanitarie, sia delleNazioni Unite, sia non governative. L?Alto commissario ha poi stigmatizzato il fatto che le cosiddette attività assistenziali devono essere accompagnate da un impegno fattivo per risolvere le questioni politiche che causano immense sofferenze alle popolazioni civili.

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