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Acli: solo la pace è santa
Una dichiarazione del Presidente Nazionale delle Acli Luigi Bobba sulla giornata di preghiera promossa dal Papa ad Assisi
di Acli
«La guerra non può mai essere santa. Solo la pace è santa. Lo spirito di Assisi non si è fermato al 1986. Ha soffiato forte anche oggi, 24 gennaio 2002, quando grande è la tentazione di rassegnarsi alla violenza e alla guerra».
Lo ha affermato Luigi Bobba, Presidente Nazionale delle Acli, che con un gruppo di dirigenti provenienti da tutta Italia e dai paesi di emigrazione ha partecipato alla Giornata di preghiera comune ed interreligiosa promossa dal S. Padre ad Assisi.
«Dalla straordinaria e profetica iniziativa di Giovanni Paolo II – ha proseguito Bobba – le Acli traggono nuove ragioni per non considerare mai la guerra come inevitabile e cercare sempre la giustizia come via per la pace. Come cristiani non possiamo più tacere né restare inerti: la pace è dono di Dio ma anche compito nelle nostre mani».
Le Acli hanno unito la loro preghiera a quella di tutti i rappresentanti delle religioni del mondo presenti ad Assisi perché – come ha ricordato Giovanni Paolo II nel suo recente messaggio per la pace – è compito di tutti i credenti «collaborare tra loro per eliminare le cause sociali e culturali del terrorismo, agendo così in un preciso campo del dialogo e della collaborazione ecumenica ed interreligiosa, per un urgente servizio delle religioni alla pace dei popoli».
Le Acli si sentono coinvolte dall’appello del Papa che ha indicato a tutti i credenti la strada maestra del perdono; un perdono che non si contrappone alla giustizia; un perdono che non è solo quello personale ma “sociale”, che deve essere praticato da famiglie, gruppi, Stati, dalla comunità internazionale.
Gli aclisti – non solo ad Assisi, ma nei luoghi di lavoro, in famiglia e nella loro comunità ecclesiale – hanno pregato con il Papa e rinnovano il loro impegno a comunicare il Vangelo della pace, contribuendo alla costruzione di una società più giusta e solidale assieme ai credenti di ogni religione e a tutti gli uomini di buona volontà.
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