Volontariato

Acli: metà degli eletti alle Europee è incompatibile

Prosegue il monitoraggio dell'associazione sui candidati (ora eletti). Pubblicato sul sito l'elenco dei personaggi che dovranno scegliere se andare a Strasburgo o rimanere a Roma

di Gabriella Meroni

La metà dei candidati italiani eletti al parlamento europeo sono incompatibili. Lo denunciano le Acli analizzando sul proprio sito i risultati della competizione elettorale appena conclusa. Un eletto su due dovrà, dunque, scegliere ? entro 30 giorni ? se andare a Strasburgo o mantenere il proprio attuale incarico istituzionale, lasciando in questo il caso il seggio europeo al primo dei non eletti della sua lista. Salvo che anche questi non sia ? come invece spesso è ? incompatibile. Dopo aver pubblicato, nelle settimane precedenti il voto, la lista dei candidati incompatibili, le Acli continuano la loro inchiesta mettendo ora on line la lista degli ?eletti incompatibili?, quelli cioè che ricoprono tuttora una carica istituzionale che risulta incompatibile con il mandato europeo appena ricevuto. Tra questi primeggiano il presidente del Consiglio Berlusconi e il vicepresidente Fini, candidati tra l?altro in tutte le circoscrizioni, seguiti da una schiera di ministri, deputati e senatori, ma anche governatori, assessori e consiglieri regionali. In particolare, sono 10 gli incompatibili nella circoscrizione Nord Ovest sul totale di 23 eletti; 8 nella circoscrizione Nord Est su 15 eletti; 8 su 16 nella circoscrizione Centro; 8 su 17 nella circoscrizione Sud; infine, 5 su 7 nella circoscrizione Isole. Le Acli danno atto ad alcuni degli eletti di essersi impegnati pubblicamente, già prima del voto, a dimettersi dal loro precedente incarico optando per il parlamento europeo Bersani, D?Alema, Del Turco, Letta e Toia per gli Uniti nell?Ulivo; Bertinotti per Rifondazione Comunista; Alessandra Mussolini per Alternativa Sociale. L?Associazione vigilerà che costoro mantengano fede ai loro impegni e valuterà contemporaneamente quanti degli eletti incompatibili sceglieranno di onorare il mandato appena ricevuto optando per Strasburgo e quanti, invece, decideranno di non rispettare il voto degli elettori cedendo ad altri il proprio seggio europeo. Vai al sito delle Acli


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