Non profit

Acli: “la forza riconciliante del martirio”

Cristiani ebrei e musulmani si incontreranno a Ferrara per discutere sul senso e sulle origini del martirio, oggi spesso impiegato in modo stravolto in certe prassi terroristiche

di Acli

Il Novecento è stato definito «il secolo dei martiri», a causa delle innumerevoli persecuzioni e uccisioni di singoli individui e di intere comunità presi nei terribili ingranaggi di sistemi totalitari che pretendevano di costruire mondi nuovi senza Dio. Il nuovo secolo si è aperto con altre stragi, perpetrate con l?uso stravolto della categoria del martirio, in cui la propria immolazione assume l?aspetto tragico di dare la morte ad altri secondo prassi terroristiche.

Mentre fino a ieri l?offrire la propria vita di fronte alla violenza poteva sembrare agli occhi di molti un problema tipico di persone devote o di particolarissimi contesti o situazioni, gli attentati dell?11 settembre 2001 negli Usa e lo stillicidio di morti nel conflitto arabo-israeliano ? autentiche apocalissi del nostro tempo – hanno riproposto con drammaticità la categoria del martirio.

Sabato 2 marzo e domenica 3 marzo si svolgerà a Ferrara l?XI colloquio ebraico cristiano, promosso come ogni anno dalle ACLI con la collaborazione della Comunità ebraica ferrarese, sul tema: ?Il Tuo amore vale più della vita (salmi 63,4)? in cui esponenti delle due religioni si interrogheranno sull?origine, la portata e il senso autentico del martirio.

Quando si parla del martirio è inevitabile pensare alla tradizione ebraica, la quale ha proposto visioni decisive per tutte le successive elaborazioni spirituali e culturali con la connessione originaria tra il martirio e la resurrezione dei morti. Le persecuzioni subite dal popolo ebraico e dai cristiani possono inoltre far parlare di un ?ecumenismo dei martiri?, il cui sacrificio è considerato un segno di riconciliazione tra chi pur appartenendo a religioni diverse ama sinceramente Dio, più della propria stessa vita. Infine oggi la riproposizione in altri contesti assegna alla categoria spirituale del martirio anche rilevanza culturale e civile. L?XI colloquio ebraico cristiano, che si svolgerà presso il Palazzo Bonaccossi, in via Cisterna del Follo 5, cercherà di indagare su queste questioni, sul ruolo e la figura del martire e sul martirio, che impazzito o fedele, continua ad avere spazio nelle nuove e inquietanti apocalissi del nostro tempo.
Parteciperanno tra gli altri all? XI colloquio ebraico-cristiano Paolo De Benedetti, docente di giudaismo Facoltà teologica Italia settentrionale, Sua Eminenza il Cardinale Achille Silvestrini, Prefetto emerito della Congregazione per le Chiese Orientali, Khaled Fouad Allam, docente di sociologia del mondo musulmano e editorialista de La Stampa, Daniele Garrone, ocente di Antico Testamento Facoltà Valdese di Teologia di Roma, Giuseppe Laras , Rabbino Capo di Milano,
padre Innocenzo Gargano, fondatore dei colloqui ebraico-cristiani di Camaldoli, Mario Miegge, docente di filosofia della religione Facoltà di Filosofia Università di Ferrara, Piero Stefani, docente di dialogo con l?ebraismo Istituto studi ecumenici di Venezia. Concluderà l?incontro Natalino Stringhini, Vice presidente nazionale delle Acli

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.