Famiglia

Acli: il mensile Aesse si rinnova

Nuova anche la tiratura: 80mila copie per oltre 200mila lettori

di Redazione

Nuova veste grafica e nuovo progetto editoriale per “Aesse”, Azione sociale, il mensile storico delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani fondato nel 1949. Cambia la grafica della testata e cambiano formato e foliazione. Prima uscita il doppio numero di gennaio/febbraio 2008. Il giornale è ripensato sul piano dei contenuti e della scrittura: più spazio alle voci, ai volti e alle storie della quotidianità, più attenzione ai punti di vista “dal basso”, più pagine per le buone esperienze dentro e fuori l’Associazione, più cura nell’offerta di notizie “minori”, più occasioni di interazione e dibattito con i lettori. Raddoppiata la tiratura: verranno distribuite 80mila copie (di cui circa 10mila destinate a sedi e circoli Acli) con una media di oltre 200mila lettori. Il nuovo Aesse moltiplica i punti di vista aprendo con tre diversi editoriali. Una riflessione delle Acli su temi di attualità (“Secondo noi”), un’altra affidata ad una firma esterna all’associazione (“Secondo me”), un terzo intervento orientato a mostrare “L’altra faccia” degli argomenti di discussione quotidiana. Un commento sull’attualità sarà offerto ai lettori da “Oiblò” del vignettista Emanuele Fucecchi. In testa al giornale “L’ultima pagina”, la rubrica dedicata alle notizie ‘minori’ che trovano a stento spazio nelle grandi testate e che finiscono ingiustamente dimenticate. Rimane invariato nella nuova edizione il “Primo piano”, lo spazio riservato all’approfondimento dei temi di interesse concreto per i cittadini. Nel numero appena uscito, un servizio sul crescente grado indebitamento delle famiglie italiane, richiamato in copertina con l’interrogativo “Pagherò?” Il corpo del giornale sarà quindi dedicato alle storie. I problemi, le imprese, le aspettative comuni della gente ‘comune’: le famiglie, i giovani, i lavoratori, gli immigrati. «L’Italia quotidiana ‘quotidianamente’ ignorata – spiega il direttore di Aesse Lanfranco Norcini Pala – L’Italia sommessa ma non sottomessa. Persone capaci di rimboccarsi le mani e trovare soluzioni ai problemi propri e a quelli degli altri. Esperienze difficili ed esperienze positive di solidarietà e sviluppo». Le storie della campagna “Scommessa Italia” (www.scommessaitalia.acli.it), per “dare voce all’Italia che fa bene”. I racconti quotidiani di “Vita di, vita da”. Le voci dei giovani italiani che vivono e lavorano all’estero. Le belle esperienze delle Acli dalle province d’Italia ma anche dall’estero. La vita “Vista da Sud”. E poi ancora le mille iniziative e le voci dal “Mosaico delle Acli”, i circoli, le cooperative, le strutture sparse capillarmente sul territorio, le finestre dei servizi. Infine una chicca. Per gli appassionati di comunicazione, la “Pubblicità Regresso”, una campagna di comunicazione sociale che prende spunto dagli stereotipi della pubblicità e li riadatta ad un tema sociale, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico su temi importanti come la povertà, il disagio sociale e le diversità. Realizzata in collaborazione con la redazione dell’agenzia scrittura.org.


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