Non profit

Acli: dietro i numeri ci sono esseri umani

L'associazione risponde a Berlusconi

di Maurizio Regosa

Le Acli commentano le parole del presidente del Consiglio alla Camera dei deputati sulla diminuzione degli sbarchi di immigrati clandestini in Italia. Spiega il responsabile dell’immigrazione Antonio Russo: «Dopo l’accordo con Gheddafi sul respingimento in mare e la detenzione nei campi libici di stranieri con diritti soggettivi inalienabili, si sono modificate le strategie d’ingresso nel nostro Paese. Si parte ora da altri porti del Mediterraneo per raggiungere le nostre coste, magari con imbarcazioni meno precarie delle carrette del mare alla quali eravamo abituati. Ma soprattutto si consolidano sempre più le rotte via terra, gli ingressi frontalieri dal Nord-Est e Nord-Ovest del Paese».

«È tempo di uscire dalla logica dell’emergenza e dell’ordine pubblico – insiste Russo – per porre finalmente all’ordine del giorno della politica e dell’azione di Governo il tema dell’integrazione degli immigrati e del rispetto dei diritti fondamentali»


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