Non profit

Acli: con le promesse non si riempie la pancia degli affamati

Promemoria del Presidente nazionale delle ACLI, Luigi Bobba, al Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi

di Acli

«Siamo felici dell’annuncio che Berlusconi chiederà al prossimo G8, che si terrà in Canada, di portare l’aiuto per lo sviluppo dei paesi più poveri dallo 0,7 all’1% del PIL. Peccato che i paesi del G8 non abbiano mantenuto le promesse fatte fin dal 1999 al Vertice di Colonia e che l’Italia sia la maglia nera della compagnia: infatti non andiamo oltre lo 0,14%». Lo ha detto il Presidente nazionale delle Acli, Luigi Bobba, facendo riferimento all’annuncio dato dal Presidente Berlusconi in occasione della firma del protocollo d’intesa tra la Fao e l’Italia per la cooperazione nel settore agricolo e agro-industriale. «Al Presidente Berlusconi ? ha proseguito Bobba ? ricordiamo le proposte già formulate ed accolte dal suo ex ministro Ruggiero in occasione del G8 di Genova. Innanzitutto, la prossima legge finanziaria porti l’impegno dell’Italia dallo 0,14% almeno allo 0,30%, considerato che quest’anno non si è fatto proprio nulla. Inoltre, anziché pensare a progetti faraonici di digitalizzazione e informatizzazione dei paesi poveri, si cominci a far applicare la legge sulla riduzione del debito; una buona legge per ora rimasta sulla carta. Per favorire lo sviluppo, il nostro Paese ha bisogno di una nuova legge sulla cooperazione internazionale: il Governo recepisca le molte proposte di legge già presentate in Parlamento e chieda la corsia preferenziale per una urgente approvazione. Sarebbe un segnale confortante per il lavoro di tante ONG. Infine Berlusconi chieda a Tremonti di inserire nella riforma fiscale misure per promuovere i prodotti del commercio equo e i titoli finanziari etici. Le istituzioni premierebbero così quei cittadini che, attraverso il consumo e il risparmio, sostengono la solidarietà e lo sviluppo dei paesi più poveri». «Insomma ? invita il Presidente nazionale delle Acli ? meno proclami, più fatti. I poveri del Sud del mondo ringraziano».


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