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Accordo tra Frattini e la Comunità di Trastevere

Ieri il ministro Frattini ha visitato la comunità cattolica, nell'occasione è stato siglato un accordo sulle attività internazionale di Sant'Egidio

di Redazione

Ieri, 25 gennaio, il ministro degli Esteri Franco Frattini si è recato in visita alla sede della Comunità di Sant’Egidio ed è stato accolto dai rappresentanti della comunità cattolica di Trastevere, nota per il suo impegno per la pace, per i diritti civili e le tante attività umanitarie e di solidarietà internazionale, come la cura dell’Aids in Africa. Nel corso dell’incontro è stato firmato l’ “Accordo relativo alle sedi e alle attività di carattere internazionale in Italia e all’estero della Comunità di Sant’Egidio”.

Il ministero degli Esteri – si legge nel testo dell’accordo – riconosce che Sant’Egidio “è una istituzione internazionale, autorevole ed indipendente da qualsiasi tendenza politica e particolarismo nazionale”.

Il riconoscimento è dettagliatamente illustrato nella lunga enumerazione di azioni che caratterizzano da decenni l’impegno di Sant’Egidio nel mondo: “opera per la prevenzione delle crisi umanitarie e delle guerre interne ed esterne promuovendo colloqui e trattative per la pacificazione dei conflitti, come pure sperimentando la mediazione tra le parti intesa alla soluzione non contenziosa e comunque non violenta degli stati di belligeranza, dichiarati o di fatto che siano; svolge interventi di diplomazia riservata affinché specifici dossier trovino una soluzione adeguata al rispetto del principio di umanità, con particolare riguardo alla detenzione di singoli, alla esecuzione delle condanne ed alla cattura di ostaggi; è attivamente partecipe della lotta alla povertà ed è promotrice di vasti programmi di aiuto e di intervento nel campo della cooperazione, nonché in quello sanitario, sociale e dei diritti umani, in special modo nei Paesi in via di sviluppo”.

Grazie all’accordo il ministero si impegna a facilitare “le attività a vocazione internazionale della Comunità a favore della pace e della solidarietà da svolgersi in Italia o all’estero, con impegno formale a rispettare sempre la piena indipendenza, l’imparzialità e terzietà, nonché l’autonomia d’intervento della Comunità”.

Il ministro si è poi intrattenuto con la Comunità di Sant’Egidio conversando su argomenti di stretta attualità. E’ stato affrontato in particolare il tema della tutela e protezione dei cristiani in Medio Oriente, sottoposti a minacce ed intimidazioni.

La Comunità di Sant’Egidio ribadisce con forza la sua preoccupazione per la situazione di molte comunità  cristiane in Oriente, che segue da tanto tempo con amicizia e viva partecipazione. Invita tutti ad una maggiore attenzione sulle loro condizioni di vita e sul loro disagio. Auspica che sia sollevato il velo di indifferenza che spesso le circonda.  Sente il dovere di richiamare ad uno sforzo di maggiore dialogo con il variegato mondo dell’Islam, perché prevalgano da tutte le parti le ragioni di una sempre più necessaria e doverosa coabitazione e collaborazione, in vista di un mondo più pacifico e sicuro. Si impegna a sostenere gli sforzi di chi comprende che in Medio Oriente il destino comune di cristiani e musulmani è vivere insieme.

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