Vigilanza
Accordo tra fondazioni e commercialisti per facilitare il lavoro degli organi di controllo
Un documento condiviso dall'Associazione di Fondazioni e Casse di risparmio Spa e dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. È il secondo approfondimento realizzato dalle due organizzazioni per mettere a punto le prassi comportamentali
di Redazione

Si intitola “L’esercizio delle funzioni di vigilanza attribuite agli organi di controllo delle Fondazioni di origine bancaria: linee di comportamento e principi di riferimento” ed è il documento che nasce dalla collaborazione tra l’Associazione di Fondazioni e Casse di risparmio Spa – Acri e il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili – Cndcec. È il secondo approfondimento realizzato dalle due organizzazioni, con la volontà condivisa di agevolare e rendere più efficace l’attività degli organi di controllo delle Fondazioni di origine bancaria, nell’esclusivo interesse delle stesse. L’obiettivo è quello di individuare le norme di comportamento e i principi di riferimento per l’esercizio delle funzioni di vigilanza attribuite agli organi di controllo, nelle diverse declinazioni di controllo di legittimità, correttezza amministrativa, adeguatezza organizzativa e controllo amministrativo contabile.
Il documento punta anche a mettere a disposizione una serie di prassi comportamentali per l’esercizio delle proprie attribuzioni di vigilanza, che risultino idonee ad aumentare l’efficacia della loro azione e a valorizzarne il ruolo, anche grazie all’identificazione di una check-list, da intendersi quale strumento operativo da utilizzare in base ad un approccio tipologico e customizzato. L’esigenza di sviluppare tale attività di vigilanza, oltre a supportare le esigenze di trasparenza per tutelare la comunità, è emersa anche in relazione all’applicazione del protocollo d’intesa del 22 aprile 2015, sottoscritto dalle Fondazioni (rappresentate da Acri) con il ministero dell’Economia e delle finanze, che pone in capo alle Fondazioni il compito di verificare “regolarmente l’adeguatezza e l’efficacia della struttura organizzativa, (…) e delle procedure di gestione”.
L’adempimento che il protocollo pone genericamente in capo alle Fondazioni, trova riferimento all’interno delle stesse, sia con riguardo alle competenze degli organi di amministrazione, sia in merito a quelle degli organi di controllo. I primi, in quanto deputati alla definizione e aggiornamento dell’assetto organizzativo in funzione del perseguimento delle finalità statutarie; i secondi, perché incaricati statutariamente del compito di vigilarne l’adeguatezza e il concreto funzionamento.
Il documento Acri-Cndcec è stato elaborato tenendo anche conto delle “Norme di comportamento del collegio sindacale di società non quotate” e delle “Norme di comportamento delle società quotate”, pubblicate dal medesimo Cndcec nella loro ultima versione nel dicembre 2024, anche con riferimento alle specificità istituzionali e dimensionali delle Fondazioni, nonché alla loro differente complessità operativa.
Credit: foto Mikhail Nilov su Pexels
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