Welfare

Accordo Acli-Obiettivo Lavoro per l’interinale

Le Acli entrano nella società di lavoro temporaneo partecipando al capitale sociale e impegnano la loro struttura

di Gabriella Meroni

Sono 49 gli enti di servizio e le imprese promosse dalle ACLI, che sono entrati a far parte di “Obiettivo Lavoro”, la più importante società italiana nel settore della fornitura di lavoro temporaneo. Una decisione importante, per il movimento aclista, che alla tradizione presenza nella società civile italiana, aggiunge (non da oggi) un suo ulteriore impegno nell’economia del Paese, con l’obiettivo di contribuire a creare nuova occupazione. L’ingresso di soggetti collegati alle ACLI va ad ulteriormente qualificare l’identità sociale della compagine di Obiettivo Lavoro, nato per volontà della Lega delle Cooperative e della Compagnia delle Opere, a cui poi si sono aggiunti la Confcooperative, ANCS-UIL, CISL, CNA, CISPEL, le ASCOM di Confcommercio e Confesercenti. In tutto 350 soci, con un fatturato di oltre 490 miliardi. Presente su tutto il territorio nazionale con 108 filiali e più di 330 dipendenti diretti, in tre anni di attività “Obiettivo Lavoro” ha risposto alle esigenze di oltre 5.900 imprese e trovato lavoro a 48.500 persone per 15,3 milioni di ore lavorate. Più di 12 mila persone sono poi state assunte a tempo indeterminato dalle aziende che le avevano utilizzate alla fine del contratto di lavoro temporaneo. Le ACLI hanno ora deciso di partecipare, attraverso propri soggetti d’impresa, alla promozione e alla gestione del lavoro interinale, impegnando la struttura organizzativa del “sistema aclista” (800.000 iscritti, 5.000 Circoli ACLI, i servizi di Patronato, il Caf, l’Ente di formazione professionale, ecc.), e sono entrate a far parte della società “Obiettivo Lavoro” partecipando al suo capitale sociale.


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