Mondo

Accoglienza: la Basilicata dà il buon esempio

Intesa con il Viminale per ospitare fino a duemila profughi

di Marina Moioli

A fronte del no di tante altre regioni, è la più povera d’Italia, la Lucania, che conquista il primato nella gara ad accogliere il fiume di migranti in arrivo dall’Africa. La Regione Basilicata, infatti, ha formalizzato un’ipotesi di intesa con il Dipartimento Libertà civili e Immigrazione del Ministero dell’Interno, l’Unione delle Province d’Italia (Upi) e l’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) della Basilicata, per dare attuazione al Piano operativo nazionale, «per fronteggiare il flusso straordinario di cittadini immigrati». Lo ha comunicato, attraverso l’ufficio stampa della giunta regionale, il presidente dell’organismo di coordinamento in materia di immigrati e rifugiati politici, Pietro Simonetti.

I migranti arrivati in Basilicata da Trapani e Ragusa saranno ospitati nelle strutture già attive e gestite da volontari nel territorio regionale. «Per la Basilicata significherà, tra le altre iniziative in cantiere, la creazione di un "hub" regionale, cioè un nodo di smistamento dei profughi, e la messa a punto delle modalità per arrivare a ospitare fino a duemila migranti, come annunciato ad aprile dal presidente della Regione Basilicata», ha spiegato Simonetti.

Un ulteriore segnale di sensibilità sociale da parte della Lucania è la notizia che l’Anisap, l’associazione delle strutture sanitarie private, si è detta disponibile ad erogare 2000 prestazioni gratuite a favore degli immigrati che saranno ospitati nei Centri d’accoglienza della regione.

Raddoppiare ulteriormente il numero dei profughi accolti in Basilicata significa raggiungere, in percentuale, i livelli di Regioni quali il Veneto, che si è espresso con un secco no all’ulteriore accoglienza di immigrati e che ha più di 4 milioni di abitanti o la Toscana, che ne ha poco meno di 4. Regioni che, però, hanno, rispettivamente, 111 e 144 strutture temporanee di accoglienza, mentre la Basilicata ne ha soltanto 9.

Secondo i dati diffusi il 20 aprile dal ministro dell’Interno Alfano, sono 70.507 i migranti ospitati nel sistema di accoglienza, nei Cara e negli Sprar. A questi si aggiungono circa 13mila minori non accompagnati. Queste le percentuali di distribuzione: 21% in Sicilia, 12% nel Lazio, 8% in Puglia, 9% in Lombardia, 7% in Campania, 6% in Calabria, Emilia Romagna e Piemonte, 4% in Toscana e Veneto, 3% nelle Marche, 2% in Friuli Venezia Giulia, 1% in Abruzzo, Basilicata e Trentino-Alto Adige, poco più dello 0% in Val d’Aosta.

 

foto GettyImages

 

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