Salute
Accertati solo un quarto dei casi
Nella giornata mondiale, Alzheimer Italia invita a togliere la foto da Fb in nome di chi perde la propria identità
di Redazione
Una giornata senza la propria foto di profilo su Facebook: è l’invito che arriva dalla Federazione Alzheimer Italia. Un gesto simbolico per dichirarsi a fianco della Federazione e ricordare che l’Alzheimer cancella l’identità di chi ne soffre. E l’invito è a farlo in un giorno particolare mercoledì 21 settembre.
Il tutto il mondo, infatti, il 21 settembre si celebra la XVIII Giornata Mondiale Alzheimer, istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Alzheimer’s Disease International (Adi). Un evento che coinvolge nel mondo 35,6 milioni di persone malate di Alzheimer e di altre demenze, un milione di queste vivono in Italia, 20mila nella sola città di Milano. Numeri questi destinati drammaticamente ad aumentare nel giro di pochi anni.
Una vera e propria emergenza sanitaria che coinvolge non solo i malati, ma anche le loro famiglie, medici, ricercatori, associazioni Alzheimer e istituzioni sanitarie che sono chiamate ad agire insieme per dare risposte concrete ai bisogni dei malati e dei loro familiari.
In anticipo sulla giornata, la scorsa settimana, in contemporanea con Londra e New York la Federazione Alzheimer Italia ha presentato a Milano il Rapporto Mondiale Alzheimer 2011 “I benefici di diagnosi e interventi tempestivi”. (in allegato il testo in inglese, online sul sito Alzheimer.it la sintesi in italiano)
Nel Rapporto si denuncia che dei 36 milioni stimati di persone con demenza nel mondo ben tre quarti non hanno una diagnosi e perciò non possono beneficiare di trattamenti, informazioni e cure. La mancata diagnosi, inoltre, è spesso il risultato della falsa convinzione che la demenza sia parte del normale invecchiamento e che non ci sia nulla da fare. Al contrario, il Rapporto dimostra che trattamenti mirati possono fare la differenza, anche nello stadio iniziale della malattia. Inoltre, farmaci e interventi psicologici possono migliorare cognitività, indipendenza e qualità di vita delle persone con demenza allo stadio iniziale. Supporto e counselling ai familiari possono migliorare l’umore, ridurre lo stress e ritardare l’istituzionalizzazione delle persone con demenza.
Nel Rapporto, infine, si sottolinea anche che, soprattutto in questi tempi di crisi economica, i governi, preoccupati per l’aumento dei costi delle cure a lungo termine della demenza, dovrebbero “spendere ora per risparmiare più tardi”. Sulla base di una revisione delle analisi economiche, il Rapporto stima che la diagnosi tempestiva potrebbe far risparmiare fino a 10.000 dollari per malato nei Paesi ad alto reddito.
«Non diagnosticare l’Alzheimer tempestivamente significa perdere tragicamente un’opportunità per migliorare la qualità di vita di milioni di persone» spiega il dottor Daisy Acosta, presidente di Adi. «Si aggiunge a un già enorme problema sanitario, sociale ed economico che noi speriamo di vedere alla ribalta al Summit delle Nazioni Unite sulle malattie non trasmissibili».
In occasione della XVIII Giornata Mondiale la Federazione Alzheimer Italia propone iniziative di sostegno ai familiari dei malati e di sensibilizzazione di tutti i cittadini italiani. Tra queste si segnalano l’applicazione iPhone/Android per i familiari dei malati: attualmente sono 12 milioni gli italiani che comunicano e cercano risposte utilizzando questi strumenti e un’applicazione studiata appositamente per fornire informazioni e dare risposte ai dubbi e alle richieste dei familiari può rivelarsi uno strumento di grande utilità e di facile uso.
C’è poi la “chiave della memoria”: una chiavetta Usb con alcuni giga di memoria che ha l’obiettivo di suscitare l’interesse e sensibilizzare ai problemi della malattia di Alzheimer.
Infine, l’istituzione di un premio giornalistico annuale in collaborazione con Unamsi (Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione): nell’intento di promuovere la più sensibile, corretta e completa informazione sulla malattia che con la memoria si porta via un’intera esistenza. Titolo del Premio è: “Alzheimer: informare per conoscere – cura, ricerca, assistenza”
Sulle reti Rai sta girando lo spot di Federazione Alzheimer Italia visibile anche online il cui claim è: «Se perdi la memoria, perdi tutto. L’Alzheimer cancella a poco a poco i ricordi di una vita. Alzheimer italia riempie questo vuoto sostenendo il malato e la sua famiglia»
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