Famiglia
Abuso all’infanzia, lo Stato combatte con la formazione
Firmato il Documento d'indirizzo per la formazione degli operatori contro il maltrattamento dei bambini. Saranno coinvolti medici, assistenti sociali, psicologi e anche poliziotti e magistrati
Una strategia unitaria d’interventi contro l’abuso e il maltrattamento dell’infanzia: è questo l’obiettivo di un Documento d’indirizzo approvato lo scorso 6 aprile dall’Osservatorio nazionale per l’infanzia e dal Comitato per la tutela dei minori dallo sfruttamento sessuale (sorto a norma della L 269/98). Un piano d’azione che ha alla prima voce la parola “formazione”, in ambito medico e specialistico, nelle scuole, nei vari livelli dell’amministrazione locale, all’interno delle strutture familiari e comunitarie sul territorio.
Il provvedimento, che si propone di prevenire la frammentazione e la sovrapposizione degli interventi rivolti all’infanzia, è suddiviso in diversi capitoli che descrivono gli obiettivi primari della formazione di base e di quella specialistica, le linee guida del monitoraggio del fenomeno-maltrattamento, i destinatari istituzionali e il ruolo degli Enti locali.
Tra i punti più qualificanti, sono previsti corsi specifici sul fenomeno nelle scuole di specializzazione medica (ostetricia-ginecologia, pediatria, neuropsichiatria infantile) e nei percorsi professionali degli psicologi, assistenti sociali, educatori e di altre professioni coinvolte; una corretta e diffusa informazione a tutti gli operatori che entrano in relazione con i bambini; la realizzazione di servizi integrati su tutto il territorio in grado di porsi come punto di riferimento e supporto alle famiglie; il potenziamento di nuclei specializzati per le indagini della polizia giudiziaria costituiti da personale specializzato e numericamente adeguato; la creazione di pool specializzati di magistrati per i reati di maltrattamento in tutti gli uffici di Procura.
Si tratta della prima, concreta attuazione del “Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2000-2001”, nel quale il ministro per la Solidarietà sociale Livia Turco ha previsto l’avvio di attività formative nel settore dell’abuso sessuale e del maltrattamento, che saranno coordinate e promosse dal Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza.
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