Sostenibilità

Abusivismo: in Sicilia la sanatoria ha fatto flop

Malgrado la proroga sono solo poco più di un migliaio le domande presentate

di Stefano Arduini

Sono solo poco piu’ di un migliaio le domande di sanatoria edilizia presentate in Sicilia entro la scadenza fissata dalla legge finanziaria regionale dell’anno scorso per mettersi in regola secondo le norme dei condoni nazionali dell’85 e del ’94. I termini, scaduti inizialmente nel luglio dell’anno, erano stati prorogati dalla Regione fino al 31 dicembre visti i deludenti risultati. Ma nemmeno la concessione di altri quattro mesi di tempo e’ servita a invogliare gli abusivi a pagare il condono per sanare le loro case. I dati (riportati oggi dal “Giornale di Sicilia”) sono eloquenti: a Palermo, su circa 50 mila abusi censiti, sono state presentate solo mille istanze, a Catania su 25 mila illeciti edilizi soltanto in 12 si sono rivolti agli uffici comunali per il condono, ad Agrigento, dove gli abusivi sono calcolati in 12 mila, sono 44 gli aspiranti alla sanatoria. L’assessore regionale ai Beni Culturali, Fabio Granata, parla di “totale fallimento” del condono, e lancia un appello al presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, invitandolo “ad un atto politico forte e strategico”: bloccare il condono nazionale e avviare una “concertazione” con le universita’ e gli ordini professionali per “arrivare in tempi brevissimi ad una nuova normativa urbanistica”, accantonando la legge sul “riordino delle coste”, che sanerebbe gli abusi lungo i litorali.


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