Sostenibilità

Abusivismo edilizio: vince la Campania

Il Rapporto Ecomafia 2010 presentato oggi da Legambiente

di Redazione

 

Nonostante la crisi economica il fenomeno dell’abusivismo edilizio non si ridimensiona. È quanto emerge dal Rapporto ecomafia 2010 presentato questa mattina da Legambiente. L’associazione, riportando le stime Cresme Consulting, osserva che se il settore legale delle costruzioni ha vissuto un sostanzioso calo delle abitazioni ultimate (dalle 316mila del 2008 alle 280mila del 2009), la parte illegale ha visto una diminuzione di sole mille abitazioni, passando da 28mila abitazioni abusive del 2008 alle attuali 27mila.

Secondo la fotografia scattata dal Rapporto, nel complesso, 7.463 sono state le infrazioni accertate (erano 7.499 nel 2008), 9.784 le denunce (erano 9.986 nel 2008) e 2.832 sequestri (2.644 nel 2008). Più che triplicato, invece, il numero degli arresti, che raggiunge quota 13 (erano solo 3 nel 2008). Come ogni anno la Campania si conferma al primo posto con 1.179 reati accertati, il 15,8% sul totale nazionale. Al secondo posto la Calabria (con 905 reati, il 12,1% sul totale), al terzo posto il Lazio con 881 reati accertati (l’11,8% sul totale), mentre la prima regione del Nord è la Liguria con 301 infrazioni, il 4% sul totale nazionale.

Il procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso, a margine della presentazione del ‘Rapporto Ecomafie” di Legambiente, ha dichiarato: «Abbiamo più volte detto che ci vuole un titolo per i reati ambientali. Pensiamo di dover suggerire al Parlamento una legge che si occupi specificatamente dei delitti contro l’ambiente per poterlo tutelare meglio. Io ho già espresso la mia posizione: se il punto è di recuperare l’ambiente, riportarlo alla sua bellezza allora, più che le sanzioni, più che il carcere, io sarei per eliminare le pene per chi si impegna a ripristinare l’ambiente, a riportarlo alle condizioni precedenti all’inquinamento».Quanto alle associazioni criminali di tipo mafioso che commettono reati ambientali, Grasso ha sottolineato l’esigenza di «avere a disposizione tutti gli strumenti che utilizziamo contro la criminalità organizzata».

 

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