Sostenibilità

Abruzzo, viadotto con vista sulla lontra

Il WWF denuncia il caso strada mare-monti: a rischio l’Oasi WWF di Penne e il prezioso centro storico, un binomio vincente diventato modello di economia sostenibile nella Regione

di Redazione

Dal Lago di Penne, una Riserva Naturale Regionale gestita come Oasi dal WWF da oltre 20 anni, per ora si può ancora godere della vista del Convento di Colleromano e del centro storico di Penne.
Ma per quanto ancora? La minaccia proviene da un viadotto-mostro alto 60 metri e lungo 800 che l?ANAS e la Provincia di Pescara hanno consentito di costruire in questo angolo protetto dell?Abruzzo per realizzare la cosiddetta strada Mare-Monti. I lavori sono già iniziati con sbancamenti di uno dei versanti della Riserva ma la presenza dei vincoli martedì scorso ha fortunatamente portato al sequestro dei cantieri da parte del Corpo Forestale dello Stato di Pescara, guidato dal Dr. Conti, a seguito degli esposti e delle segnalazioni del Direttore della Riserva e del WWF.

Questa mattina, durante una conferenza stampa svoltasi a Pescara, il WWF ha divulgato il progetto dell?ANAS e della Provincia di Pescara, mostrando i rendering ufficiali dell?imponente opera che si sta realizzando: purtroppo, le stesse fotografie del cantiere dimostrano che alcuni danni, fortunatamente recuperabili, sono stati già arrecati al patrimonio ambientale di questa oasi caratterizzata da un bellissimo paesaggio agrario.

?I rendering degli stessi progettisti che mostravano l?inserimento dell?opera nel paesaggio avrebbero dovuto bloccare il progetto all?epoca dell?esame al Comitato Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo. Un viadotto di queste dimensioni sarebbe è una ferita inaccettabile per un territorio che ha puntato tutto sullo sviluppo sostenibile partendo proprio dalla presenza di un?area naturale e sulla bellezza del suo paesaggio agrario – ha dichiarato Dante Caserta, presidente del WWF Abruzzo – Invece lo hanno approvato. Il progetto mette in pericolo non solo l?Oasi della Lontra, famosa in tutto il mondo, ma anche il prezioso centro storico di Penne. In un momento in cui la sostenibilità è al centro del dibattito mondiale e tutti si dicono pronti, a parole, a tutelare l?ambiente si mette a rischio con un delirio di cemento uno dei pochi esperimenti di economia sostenibile già concretamente realizzati. E? gravissimo e macroscopico l?errore che ha portato a progettare – e la Regione ad autorizzare – un tracciato senza accorgersi che ricadeva nella Riserva creata dalla Regione stessa con tanto di vincoli imposti dal Consiglio Regionale. L?Associazione vigilerà affinché un tale scempio non venga realizzato, anche perchè qualcuno ha dichiarato incredibilmente che ?basterebbe? tagliare il perimetro della Riserva e/o variare le norme di salvaguardia per permettere la costruzione del viadotto. Una soluzione irresponsabile, tristemente ?all?italiana? e inaccettabile. Il WWF è pronto a costituirsi parte civile in un eventuale procedimento e chiederà l?immediato ripristino ambientale. Si deve ripensare profondamente il progetto della cosiddetta strada Mare-Monti, per ottenere realmente una razionalizzazione e miglioramento della viabilità esistente attraverso l?uso delle tecnologia e di progettualità all?avanguardia, di cui questo progetto non ha certamente usufruito?.

Il WWF ricorda che la Riserva del Lago di Penne ha appena festeggiato i venti anni di vita e costituisce uno degli esempi più riusciti al mondo di gestione e salvaguardia della Natura e di promozione di attività economiche compatibili. Decine di posti di lavoro sono garantiti dalle iniziative in corso nella riserva, alcune delle quali all?avanguardia, come l?uso dell?idrogeno per alimentare le strutture della Riserva. Progetti avviati grazie ad un uso responsabile dei fondi pubblici ottenuti in questi decenni che, peraltro, ed è triste doverlo notare, assommano al costo del solo viadotto previsto nel progetto.
Quello dell?Oasi del WWF del Lago di Penne è un modello di economia durevole e sostenibile ormai riconosciuto e che ha dato i suoi frutti, con decine di migliaia di visitatori all?anno.

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