Politica

Abruzzo, il teatro entra in carcere

Regione Abruzzo. Disegno di legge riguardante interventi di promozione culturale per la risocializzazione dei detenuti

di Alba Arcuri

Il 16 giugno è stato presentato in sede di Consiglio regionale un disegno di legge che ha come fine l?integrazione sociale e culturale dei detenuti. L?iniziativa, presentata dai consiglieri Melilla e Pezzopane del Pds e Fainella del Ppi, (con riferimento all?articolo 14 della legge 359 del 1975, relativo alla partecipazione della comunità esterna alla risocializzazione dei detenuti), consiste nella promozione di attività teatrali e di spettacoli, destinati alla popolazione carceraria adulta e agli istituti di pena per minori. Per realizzare il progetto, la Regione ha individuato una struttura che ospiterà gli spettacoli. Si tratta del centro stabile teatro giovani ?L?uovo?, che si impegnerà, entro il 30 settembre di ogni anno, a presentare un programma di attività da sviluppare nelle strutture carcerarie abruzzesi. Nell?iniziativa verranno coinvolte anche tutte quelle associazioni culturali locali che abbiano svolto, negli ultimi tre anni, attività teatrali nelle carceri. Lo stanziamento previsto dalla Regione per il 1997 sarà di 200 milioni di lire. Regione Lombardia. Convenzione tra l?assessorato alle Autonomie locali e l?Unioncamere. Nasce lo ?Sportello donna?. P er le donne imprenditrici che abbiano intenzione di avviare un?attività, usufruendo dei fondi previsti dalla legge 215/92 per l?imprenditoria femminile, ecco un valido strumento di aiuto. Si tratta dello ?Sportello donna?, nato da una convenzione tra l?assessorato regionale alle Autonomie locali, con delega alle pari opportunità, e l?Unioncamere regionale, il cui obiettivo è quello di supportare le imprenditrici nella presentazione delle domande e nel disbrigo delle pratiche. Per la realizzazione di questo progetto l?assessorato ha già stanziato 400 milioni. Comune di Roma, Regione Lazio, ministero dei Lavori pubblici. Protocollo d?intesa per il risanamento dei quartieri in stato di degrado urbanistico. Firmato il 30 maggio il protocollo d?intesa tra Comune, Regione e ministero dei Lavori pubblici per il recupero di cinque quartieri romani. Il ministero metterà a disposizione oltre 87 miliardi, che si aggiungeranno ai quasi 34 miliardi del Campidoglio e a quelli privati (502 miliardi). I quartieri interessati sono la Borghesiana, l?Esquilino, Ostia Ponente, Pigneto, Case Rosse. Gli interventi riguarderanno l?urbanizzazione primaria, ove necessario, la sistemazione degli spazi verdi, la risistemazione delle piazze, la costruzione di scuole, impianti sportivi, centri culturali e sociali. Obiettivo, riqualificare le zone attualmente più degradate. Comune di Palermo. Progetto per il recupero dei minori a rischio del quartiere Brancaccio. L?associazione Arciragazzi palermitana ha presentato al Comune un progetto per prevenire la devianza minorile e recuperare i giovani già compromessi nelle zone a rischio, in particolare nel quartiere popolare Brancaccio. Il progetto, presentato in sede consiliare il 19 giugno, era già stato approvato dal ministero degli Interni, che aveva stanziato (in base alla legge 216 sul recupero dei giovani), un contributo di 180 milioni. L?Arciragazzi finanzierà, tra l?altro, la promozione di attività ludiche e sportive e la creazione di spazi dove i ragazzi possano dedicarsi all?artigianato artistico e alle attività manuali e culturali. Regione Calabria. Finanziamenti a favore del recupero dei beni culturali. Finalmente anche la Calabria, spesso fanalino di coda nella tutela del patrimonio artistico, ha fatto un passo avanti in questa direzione. Su proposta dell?assessore regionale ai Beni culturali, Antonella Freno, la Regione ha finanziato, nell?ambito del Programma operativo plurifondo, circa cento progetti per il restauro di opere d?arte, per 15 miliardi di lire. Tra le opere che verranno salvate: il castello normanno-svevo a Lamezia Terme, la cattedrale di Santa Severina a Crotone, le chiese di Santa Maria del Soccorso a Vibo Valentia e di Santa Maria della Sanità a Strongoli, il convento di San Domenico a San Giorgio Morgeto. E poi ancora l?area archeologica di Ronzo di Calanna (Rc) e le Terme di Spezzano Albanese, che diverranno un museo. Nella selezione dei luoghi da recuperare sono stati coinvolti in una speciale commissione sia gli organi periferici del ministero dei Beni culturali che i rappresentanti della Conferenza episcopale calabrese, tenendo conto del fatto che circa l?80 per cento dei beni presenti in Calabria è di proprietà della Chiesa.


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